Attualità

I livornesi nella Grande guerra

Mostra iconografica, presentazioni di volumi, conferenze e cerimonie in memoria dell’eroe e poeta livornese Giosuè Borsi

I Livornesi nella Grande Guerra nel Centenario della morte di Giosué Borsi - Testimonianze dal fronte di nostri concittadini”. Questo il titolo della mostra in programma da  mercoledì 4 novembre fino a sabato 21 novembre nella Biblioteca Labronica F.D.Guerrazzi.

La mostra iconografica, di memorie e cimeli (in esposizione una ricca collezione di foto, libri, medaglie, decorazioni, oggetti vari del Fondo Borsi e di collezioni private) è promossa e organizzata dall’Associazione culturale G.Borsi in collaborazione e compartecipazione con il Comune di Livorno in occasione del Centenario della morte in combattimento del nostro concittadino e poeta Giosué Borsi ( 10 novembre 1915).
La mostra sarà inaugurata mercoledì 4 novembre alle ore 16 alla presenza del presidente dell’associazione culturale “G.Borsi” Nicoletta Borgioli e sarà visitabile (ingresso gratuito) nell’orario di apertura della Biblioteca (da lunedì al venerdì 8.30-19.30; il sabato dalle 8.30 alle 13).

Legate alla mostra sono in programma una serie di cerimonie e iniziative di carattere culturale:

Mercoledì 4 novembre, alle 16, in occasione dell’inaugurazione della mostra sarà presentato il volume fotografico La Grande Guerra di Bruno Giannoni a cura di Andrea Giannasi direttore della casa editrice “Tra le righe libri”.

Martedì 10 novembre alle 10 Chiesa dei SS Pietro e Paolo, S.Messa in memoria di Giosué Borsi. Alle 12 Famedio di Montenero – apposizione di una corona di alloro alla lapide di Giosué Borsi e alle 16.30 Biblioteca Labronica –presentazione del volume Crisomiti (raccolta di novelle scritte da Giosué Borsi) a cura di Angela Guiducci (docente del liceo “F.Cecioni”).


Martedì 17 novembre
alle 16.30 Biblioteca Labronica – conferenza “Giosué Borsi attraverso percorsi e testimonianze nei luoghi del conflitto” a cura di Carlo Adorni, vicepresidente dell’associazione culturale “G.Borsi” e Paolo Pasquali, docente di musica.