Attualità

Le 30 donne dell'arma dei carabinieri

Ricoprono il ruolo di marescialli, brigadieri e appuntati. Il comando provinciale rende loro omaggio nella giornata internazionale della donna

Il comando provinciale dei carabinieri celebra la giornata internazionale dei diritti della donna. Oggi in tutta l’arma dei carabinieri ci sono circa 5.500 donne, pari più o meno al 5% del totale della forza organica. Le prime sono state arruolate 22 anni fa.

"Da qui - si legge in una nota dell'arma- le donne hanno ricoperto via via tutti i ruoli dell’Arma: dal grado di Generale di Brigata sino a quello di carabiniere, e sono oggi inserite in tutte le organizzazioni: centrale, territoriale, addestrativa, mobile, speciale e per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. Le donne sono state impiegate anche nelle missioni all’estero, in cui hanno fornito un validissimo contributo alle operazioni di pace, nel corso delle quali, soprattutto in territori di culture e tradizioni diverse, hanno favorito i contatti con la popolazione femminile locale".

Alle dipendenze del comando provinciale dei carabinieri di Livorno attualmente le donne in servizio dei ruoli marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri sono 30, ovvero il 6,1% del totale. Le donne in servizio nel capoluogo sono 19.

"Ben 23 - aggiunge l'arma- sono effettive alle stazioni, ovvero svolgono il loro quotidiano servizio presso quei comandi che costituiscono dei presidi di ascolto, accoglienza e di legalità ma anche di rassicurazione. E proprio per questo, l’apporto delle donne nelle stazioni carabinieri ha un ruolo centrale, per ciò che rappresentano in quanto carabinieri, quando, ad esempio, si trovano ad accogliere la testimonianza di un anziano truffato, o riescono a comprendere anche solo da uno sguardo il grido d’aiuto di un bambino vittima di abusi. Ma soprattutto, donne al fianco di altre donne. La sensibilità dell’Arma livornese al delicato quanto inaccettabile fenomeno della violenza domestica si esprime quotidianamente attraverso la particolare attenzione dedicata dalle donne carabinieri alle donne vittime della violenza di genere. Nel 2021 circa 100 donne maltrattate si sono rivolte alle stazioni sarabinieri della provincia, per essere ascoltate, per ricevere un aiuto, per essere rassicurate".

"Altre 3 donne  - si legge ancora nella nota dei carabinieri- si occupano di attività informativa e di polizia giudiziaria: l’intuito femminile si associa all’acume e alla sagacia investigativa nonché alle competenze professionali che i reparti operativi dell’Arma labronica riversano in complesse e articolate indagini. Due appuntati sono effettive alla centrale operativa con il compito di coordinare le attività dei servizi presenti sul territorio. Punto di contatto per chi si rivolge al 112 per richiedere un intervento di una pattuglia ma, soprattutto, voce dell’Arma per offrire ai cittadini risposte efficaci e tempestive ad un problema che li investe direttamente e, talvolta, drammaticamente. Arricchiscono il variegato impiego delle donne nell’Arma di Livorno altre due vice brigadieri, giunte da poco tempo in servizio ai nuclei radiomobili di Livorno e Cecina. Capo-equipaggio, con la responsabilità della difficile gestione dell’attività di pronto intervento, sono entrate a far parte di un reparto estremamente dinamico e sempre in prima linea dell’Arma. Impegnate in servizio di pattuglia lungo le strade, sulla scena di un crimine, in soccorso ai cittadini in difficoltà, esattamente come i loro colleghi uomini, sono l’evidente segno di una graduale ma perfetta integrazione nell’Arma e nel comando provinciale di Livorno".