La Regione Toscana ha dato il proprio patrocinio al Toscana Pride 2022 e il Gonfalone sfilerà durante la parata che animerà le strade di Livorno il prossimo 18 Giugno. L'annuncio è arrivato dall’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini, che ha detto: “La Toscana è terra di diritti, questo è il nostro Dna, siamo orgogliosi di esser stati spesso apripista nel corso della nostra storia: siamo stati i primi a dotarci di una legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e adesso, per dar gambe a questo impegno, abbiamo voluto un tavolo permanente di confronto con le associazioni Lgbtqia+”.
“La scelta di patrocinare e partecipare al Pride – ha aggiunto Nardini - credo sia un vero e proprio dovere, perché chi ha l'onore di amministrare una comunità deve garantire pari diritti e dignità a tutte e tutti, non ci sono e non ci possono essere cittadine e cittadini di serie A e di serie B. E il nostro Paese deve compiere, a mio avviso, ancora tanti passi avanti in questo senso”.
Il Toscana Pride 2022, dopo due anni, tornerà a svolgersi in presenza. L’appuntamento per la manifestazione dell'orgoglio Lgbtqia+ è a Livorno il prossimo 18 giugno. A organizzarlo è un’ampia rete di associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: Agedo Toscana, Arcigay Arezzo "Chimera Arcobaleno", Arcigay Livorno L.e.d Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Mo-vimento Pansessuale”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), Ireos Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta e Rete Genitori Rainbow.
Si tratta di associazioni e gruppi organizzati che animano il territorio della regione nello spazio Lgbtiqua (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Intersessuali, Queer, Asessuali), che con il Toscana Pride si pongono l'obiettivo di "trasformare l’indignazione, la paura e la rabbia per i soprusi e le discriminazioni in partecipazione attiva e costruttiva".