La tragedia che ha duramente colpito la città di Livorno ha spinto gli organizzatori del Festival dell'umorismo a sospendere tutte le iniziative. Troppo grande è il dolore per la morte di otto persone e per la devastazione, non solo materiale, che ha trascinato via con sé anche la voglia di ridere.
Fondazione Livorno e Fondazione arte e cultura hanno deciso di esprimere la propria solidarietà istituendo un fondo di solidarietà nel quale confluiranno le somme stanziate e non ancora spese per il Festival, integrate da un importo aggiuntivo ancora da quantificare. Tale fondo, aperto anche a chi deciderà di devolvere le loro donazioni, sarà destinato a interventi a favore delle famiglie più bisognose colpite dal cataclisma.
Per decisione delle due fondazioni nel fondo confluiranno anche gli incassi dei biglietti già venduti per il Festival. Gli acquirenti dei biglietti che non fossero d'accordo con questa destinazione potranno richiedere il rimborso presso la biglietteria di Scali Finocchietti che resterà aperta, secondo gli orari già programmati, fino al 22 settembre.
Da un lato è una scelta più che comprensibile e condivisibile, dall'altro è un vero peccato: Livorno, da che mondo e mondo, si è sempre risollevata e ha sempre tirato avanti grazie alle risate.