“Sul servizio di assistenza educativa per gli studenti delle scuole superiori i nostri obiettivi sono chiari: il primo è quello di garantire un servizio più adeguato alle esigenze dei ragazzi e il secondo è quello di continuare il nostro impegno politico perché su questo tema si investano le risorse necessarie che attualmente, invece, mancano in maniera drammatica”.
Così la presidente della Provincia, Sandra Scarpellini, si è espressa nel corso dell’incontro che si è svolto oggi, a Palazzo Granducale, a Livorno, con un gruppo di genitori di studenti con disabilità, per chiarimenti sull’avvio del servizio per l’anno scolastico 2025/26.
“I problemi dei mesi scorsi – ha sottolineato la presidente durante l’incontro – sono nati principalmente dalla carenza strutturale di risorse per un servizio che la Provincia gestisce su delega dello Stato e, a cascata, della Regione, senza avere, insieme alla delega, anche i soldi sufficienti per esercitarla. Per questo, tenuto conto delle difficoltà rappresentate dai dirigenti scolastici che, a luglio, avevano manifestato la volontà di non procedere più con affidamenti diretti da parte delle singole scuole, la Provincia ha deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo e cambiare radicalmente l’organizzazione del servizio”.
La nuova strada intrapresa vede una rimodulazione completa dell’assistenza educativa, attraverso il coinvolgimento diretto degli enti del Terzo Settore, secondo le modalità previste dalla specifica normativa che dà la possibilità di gestire i servizi attraverso la procedura di co-progettazione.
“Un percorso - ha aggiunto la presidente – passato da un confronto serrato ed estremamente proficuo con le scuole e i rappresentanti delle parti sociali e sindacali, che si concluderà entro questa settimana con il tavolo di co-progettazione al quale parteciperanno le cooperative del Terzo Settore individuate con opportuno procedimento”.
Rispondendo alle legittime preoccupazioni espresse dai genitori, la presidente ha, inoltre, chiarito che il servizio di assistenza educativa sarà svolto da operatori qualificati, nel rispetto del contratto di lavoro specifico.
“In questi mesi – ha spiegato la presidente Scarpellini – la Provincia ha portato avanti, senza perdere nemmeno un giorno, un iter organizzativo profondamente innovativo, che ha richiesto anche alcuni approfondimenti tecnico-amministrativi. La nuova organizzazione del servizio entrerà a regime nel mese di ottobre, ma, consapevoli delle difficoltà che si possono verificare nei primi giorni di scuola, abbiamo riunito i dirigenti scolastici per affrontare al meglio questo periodo di transizione e dare risposte puntuali alle varie situazioni”.
La presidente ha, poi ribadito che l’obiettivo primario della nuova organizzazione "è quello di arrivare alla fine dell’anno scolastico garantendo la continuità dell’assistenza educativa, senza interruzioni o disagi per gli studenti. A questo scopo durante l’anno saranno previsti momenti di confronto per la verifica dell’andamento del servizio".
Resta però sul campo il tema delle risorse.
“Per quest’anno scolastico - ha concluso Scarpellini - possiamo contare su un tesoretto di circa 500mila euro che la Regione ha messo a disposizione, una tantum, proprio per i problemi sorti nei mesi scorsi, in particolare per le Province di Livorno e Pisa. Occorre, però, uscire fuori dalla logica emergenziale e garantire i finanziamenti necessari per un servizio che è di primaria importanza nella vita dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le nostre scuole”.