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"Autismo, c'è necessità di più informazione"

Dopo il caso di Livorno dove un ragazzo autistico non ha partecipato ad una gita scolastica divampano le polemiche. Ecco il parere di un esperto

Francesco Salvadori, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, è stato direttore dei servizi riabilitativi del centro Agrabah di Pistoia. Attualmente è libero professionista e cofondatore dell'associazione Narrativamente che collabora, tra le altre cose, con l'associazione "Autismo Pisa", formata da alcuni genitori.

Dottore, ha seguito le polemiche su questo caso. Ma che cosa è l'autismo?

"Al di là del caso in sé che non conosco e non voglio valutare, l'autismo è un disturbo di relazione e comunicazione che oggi si tende a definire come spettro"

In che senso?

"Nel senso che è un disturbo con una ampia variabilità di gravità, quindi possiamo avere soggetti con una vita quasi normale fino ad altri con una vita non autonoma, con la necessità di assistenza quasi costante"

Nelle scuole cosa succede?

"I ragazzi vengono inseriti in un piano educativo individuale deciso da una equipe di specialisti sanitari e insegnanti"

E per quanto riguarda la partecipazione alle gite e ad altre iniziative?

"Bisogna decidere da caso a caso, spesso da giorno a giorno, soprattutto per i casi con disturbi gravi perché più sensibili ai cambiamenti ambientali"

Quindi ci sarebbe bisogno di più informazione?

"Assolutamente sì, infatti si dovrebbe cercare di formare e aggiornare sempre più gli insegnanti di sostegno sul disturbo autistico e dall'altro lato favorire consulenze genitoriali sulla gestione del bambino e della scuola. Tutto questo favorisce una comunicazione tra genitori e insegnanti sui reali bisogni del ragazzo autistico che, caso in questione a parte, potrebbero far nascere malintesi".