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Autotrasporto, "Stop alle code al porto"

"Troppi costi ricadono sulle imprese, ma la vera forza delle merci siamo noi", dicono gli autotrasportatori. Proclamato lo stato di agitazione

Le imprese di autotrasporto operanti nel settore contenitori dicono basta a tutti quei costi che l’organizzazione del lavoro nei terminal del porto di Livorno scarica continuamente su di loro e dichiarano lo stato di agitazione: lo hanno fatto nel corso di una assemblea convocata stamani da CNA cui erano presenti sia le grandi aziende di riferimento delle compagnie che le più consistenti imprese di autotrasporto locale, fino alle aziende con tre o quattro veicoli: ma alle loro spalle c’è anche il mondo dei singoli “padroncini”. “Questi operatori, tutti insieme – afferma Massimo Angioli di CNA Trasporti - non ci stanno più a fare la parte degli ultimi e deboli anelli della catena, perché ne va della loro sopravvivenza economica.

Nel mirino in particolar modo i tempi di attesa ai gate “con code continue e interminabili – aggiunge Angioli - che consumano le ore di guida a disposizione degli autisti con costi che vanno a danno unicamente delle imprese di autotrasporto che perdono così la possibilità di fare più viaggi: anzi, lo stesso viaggio arriva talvolta ad impiegare più di un autista. Oltre al danno economico, ci sono le condizioni di lavoro degli autisti, costretti ad attese al sole nei tir, senza la possibilità nemmeno di parcheggiare per poter scendere e nell’assoluta mancanza di zone di ristoro e di servizi igienici.

Vogliamo più rispetto per la categoria, perché in fatto di addetti sono cambiati i pesi in campo e l’autotrasporto è diventato numericamente più importante rispetto ai dipendenti degli altri comparti dell’ambito portuale. Il dato di fatto è che ancora oggi circa il 90% delle merci in transito dallo scalo labronico viaggia ancora su gomma e questo significa mezzi e persone in azione per far girare a dovere il nostro scalo”.

“Confidiamo quindi nel dialogo costruttivo – conclude Angioli - ma se non otterremo niente, siamo pronti ad azioni che dimostreranno la reale consistenza ed importanza a Livorno del settore dell’autotrasporto, in grado di bloccare totalmente l’operatività di tutti i terminal. Anche questi lavoratori hanno diritto di manifestare e di vedere tutelati e rispettati i loro diritti”.