Attualità

​"Azioni di rete contro la tratta di esseri umani"

La Provincia ha preso parte, il qualità di componente effettivo, alla riunione della Cabina di regia nazionale volta a contrastare il fenomeno

La sede della Provincia di Livorno

La Provincia di Livorno ha preso parte alla riunione in videoconferenza della Cabina di regia nazionale per la prevenzione e il contrasto della tratta degli esseri umani, presieduta dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.

L'ente livornese è un componente effettivo della struttura in quanto l’Upi, in virtù delle buone pratiche messe in campo nell’ambito del contrasto alla violenza, lo ha indicato come rappresentante delle amministrazioni provinciali. Quindi, alla riunione che si è svolta nei giorni scorsi, in rappresentanza di Livorno e dell’Upi, ha partecipato Paola Meneganti, responsabile del servizio affari generali, competente in materia di pari opportunità.

"Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri competenti, delle Forze dell’ordine e dell’Anci, insieme al Procuratore nazionale vicario antimafia e antiterrorismo,  - spiega una nota della provincia di Livorno-  la Ministra Bonetti ha ribadito l’importanza di monitorare costantemente il fenomeno, tracciando un profilo delle vittime che tenga conto della interconnessione di vari aspetti del problema: dall’accattonaggio alla criminalità, dalla vendita di organi e di neonati allo sfruttamento lavorativo. La Ministra ha, quindi, confermato la volontà dell’attuale governo di proseguire i lavori della Cabina di regia nazionale, con il supporto del Tavolo tecnico, per la definizione del nuovo piano nazionale anti tratta",

Nel intervento, si legge poi nella nota, Meneganti ha espresso soddisfazione "Per la ripresa del percorso di formazione del piano e per l’imminente pubblicazione del nuovo bando per il finanziamento di progetti per attività anti tratta, che avrà una dotazione di 24 milioni di euro".

“La sensazione  - ha sottolineato Meneganti- è che i fenomeni di tratta e grave sfruttamento siano ancora più nascosti, specie in tempo di pandemia, ed intrecciati con molte realtà, a vari livelli, il che presuppone attenzione e monitoraggio costanti. Per questo è fondamentale il ruolo delle amministrazioni locali, come soggetti di prossimità con i territori e la cittadinanza, ai fini della creazione di reti che coinvolgano le entità territoriali interessate, dalle forze dell’ordine al mondo della scuola, dalle Asl, ai servizi sociali e alle organizzazioni sindacali. Lo sforzo comune deve essere quello di intercettare i cambiamenti e le situazioni a rischio ed intervenire, mediante azioni di rete, sulle realtà concrete”.