Attualità

Baracchine sul viale, messa in sicurezza urgente

La conclusione dei lavori entro marzo. 40mila euro per la demolizione di alcune parti che minano la stabilità delle strutture

Sono partiti in questi giorni i lavori di messa in sicurezza urgente di alcune baracchine del viale Italia.

L'intervento, rende noto il Comune riguarda le baracchine numero 1 e 2-1 (piazzetta Scoglio della Regina, entrambe non utilizzate), della 2-2 (sempre piazzetta scoglio della Regina, in concessione alla gelateria La Grotta Blu), della numero 6 (piazzetta bagni Nettuno, in concessione al bar Il Delfino), della 7 (piazzetta Acquario, concessionario Chalet La perla del Gusto) e della 8 (piazzetta Acquario, in concessione al bar ristorante di Luca Candian).

"L’intervento  - spiega il Comune in una nota- consiste nella demolizione di alcune parti pesanti che minano la stabilità delle strutture. La conclusione dei lavori è previsto per il mese di marzo. L’importo complessivo è di 40mila euro. Verranno rimosse alcune parti lignee ormai fatiscenti e pericolanti, che formano la struttura del pergolato esterno. In particolare verranno smontate tutte le travi esterne appoggiate su pilastri di ferro, dopo lo smontaggio delle canaline e impianto di illuminazione. Prevista anche la demolizione di 4 torrini sulle baracchine 2,6,7,8".

“Si tratta dei lavori più urgenti, essenziali per riaprire le attività in sicurezza e in tempi brevi – specifica l’assessora Viola Ferroni - per non compromettere la stagione primavera estate degli esercenti. Contestualmente – specifica l’assessora - l’Amministrazione ha costituito o un gruppo di lavoro composto dai settori Patrimonio, Avvocatura, Manutenzioni, Urbanistica/Edilizia, Servizi Finanziari per avviare un percorso per la riqualificazione dell’intera area e per la riqualificazione complessiva delle baracchine, alcune delle quali, com’è noto, hanno problemi strutturali notevoli, tanto che è necessario valutare dal punto di vista tecnico se valga la pena e sia possibile intervenire sulle strutture esistenti o se a qualsiasi intervento di ripristino sia invece preferibile una soluzione drastica. Un percorso che andrà condiviso anche con gli esercenti dei locali per individuare soluzioni che, pur rispondendo a un generale principio di “bene comune” non incidano negativamente sulle attività economiche”.