Attualità

Cordoli, il punto di vista dell'Automobile Club

L'Automobile club commenta il progetto annunciato dall'amministrazione in tema di viabilità

Virgilio Marcucci e Riccardo Heusch, presidenti delle commissioni Tutela Diritti Automobilisti e Traffico e Mobilità dell'Automobile Club Livorno commentano il progetto annunciato dall'amministrazione in tema di viabilità che prevederebbe dei cordoli finalizzati alla separazione dei flussi traffico tra mezzi privati e pubblici.

"Tali manufatti - scrivono Marcucci e Heusch - però hanno già dimostrato, anche nel passato più recente, di essere alla fine dei conti un concreto pericolo alla circolazione in sicurezza, rappresentando un potenziale ostacolo fisico difficile da evitare o sormontare in primis per le categorie considerate più deboli, pedoni inclusi"
"Una delle criticità principali dei delimitatori in gomma in rilievo - aggiungono Marcucci e Heusch - è che spesso sono ignorati dagli automobilisti, i quali, anche involontariamente, con le loro traiettorie stringono pericolosamente ciclisti e motociclisti contro questo impedimento. Non solo: i cordoli possono nascondere un insidioso effetto boomerang anche per le stesse quattro ruote. Le auto moderne hanno installato servosterzi diventati ormai sensibilissimi a ogni input di movimento: diventa quindi sufficiente anche solo sfiorare il cordolo con un pneumatico affinché la vettura venga respinta con decisione nella direzione contraria, con il rischio per il guidatore di perdere il controllo del mezzo e magari per giunta invadere la carreggiata o il marciapiede opposto".

"Alla pari di quella di tutti gli ostacoli artificiali in generale -concludono Marcucci e Heusch- l’apposizione dei cordoli in questione sarebbe poi teoricamente a sottoporre a norme precise, esplicitate con chiarezza nel Codice della Strada. Tali indicazioni tecniche però sono spesso disattese dagli Amministratori locali nella traduzione di quanto posizionato in realtà sull’asfalto: anche in questo caso livornese, sussiste il più che probabile rischio che non si riesca a fare eccezione in positivo. Via Gramsci, Via Cogorano, Via Marradi, Via Roma, Via Calzabigi, eccetera: queste le strade che sarebbero interessate dal ‘progetto cordoli’ annunciato a mezzo stampa dal Comune, il tutto in violazione delle più elementari norme di sicurezza".