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Darsena Toscana, ok dall'antitrust a Grimaldi

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ritenuto che non ci sia abuso di posizioni dominante nell'acquisto di Grimaldi

"Alla luce delle considerazioni che precedono, la concentrazione in esame non appare idonea a ostacolare in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e a determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante".

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha dato il via libera all'acquisizione della società Darsena Toscana, cioè del Terminal tdt, nel porto di Livorno da parte del gruppo Grimaldi.

Infatti l'Agcm, dopo aver esaminato  preso in esame i "fasci di rotte che includono il porto di Livorno e le destinazioni della Sardegna e della Sicilia servite dal porto di Livorno, sulle quali opera il gruppo Grimaldi", ha chiarito che "si ritiene che l’operazione non sia suscettibile di produrre effetti verticali su tali fasci di rotte, in quanto il terminal SDT offre i suoi servizi soltanto al gruppo Grimaldi e, dunque, il passaggio dal controllo congiunto al controllo esclusivo di tale terminal non comporterà alcun aumento dei rischi di foreclosure dei concorrenti nei mercati a valle. Nel porto di Livorno, peraltro, il concorrente Moby effettua i propri servizi da terminal controllati (servizi Ro-Ro dal terminal LTM e Ro-Ro/Pax da Porto di Livorno 2000)". 

L'Agcm ha quindi concluso che "l’operazione in esame non ostacola, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge n. 287/1990, in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante" e ha quindi deliberato di "non avviare l’istruttoria di cui all’articolo 16, comma 4, della legge n. 287/1990".