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Economia del mare, motore del territorio

Tra Collesalvetti e Capalbio il 46,7% delle imprese blu toscane. Il presidente Riccardo Breda ha presentato il rapporto annuale sulla Blue economy

Sono 6.439 le imprese blu al termine del 2018, tra Grosseto e Livorno, ed occupano 27.958 persone: un potenziale che ha creato in un anno quasi un miliardo e mezzo di valore aggiunto e che, usando un moltiplicatore messo a punto dal sistema camerale per calcolare l’ulteriore impatto generato da queste imprese, produce un ulteriore valore aggiunto che supera i due miliardi e 600mila euro.

Sono i dati emersi in Blue Economy, il rapporto elaborato dal centro studi e servizi della Camera di Commercio che racconta le risorse e le enormi potenzialità di un territorio che ha nel mare uno dei suoi punti di forza.

Il Presidente Riccardo Breda ha presentato in teleconferenza l’ultimo rapporto: l’emergenza Covid19 – ha detto – ha stravolto l’intero sistema socio-economico mondiale e avrà un impatto forte anche sull’economia del mare. Tuttavia, i dati che emergono dalla notevole documentazione statistica elaborata ci restituiscono la fotografia di un “come eravamo”, uno scenario da cui ripartire e a cui attingere per considerazioni su uno dei settori di punta della nostra economia.

Ben il 46,7% delle imprese blu in Toscana è insediato nel territorio livornese e maremmano: il 29,7% in provincia di Livorno ed il 17% in provincia di Grosseto. Questi dati fanno di Livorno la provincia toscana con il più alto numero di imprese legate all’economia del mare, seguita da Lucca e con Grosseto che conquista, sempre a livello regionale, il terzo posto.

All’interno di questa galassia di attività economiche spicca la consistenza dei servizi di alloggio e ristorazione, delle attività sportive e ricreative, della cantieristica, della movimentazione merci e passeggeri; e, a Grosseto, della filiera ittica.

“Tutti settori che la pandemia ha messo in ginocchio – ha dichiarato il Presidente - Nessuno immaginava una calamità come questa. Il 2020 ne sarà particolarmente segnato ed è difficile intervenire se non con aiuti concreti a livello nazionale. Bisogna puntare al 2021: programmiamo fin da ora la stagione turistica 2021”.

E aggiunge: “Tra gli altri interventi, la Camera di commercio sta consultando le piccole imprese con un’indagine che punta a indirizzare meglio la nostra azione e a far emergere di che cosa hanno bisogno le piccole e piccolissime attività economiche, e tra queste è stata riservata un’attenzione specifica a quelle blu”.