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Endoscopia, raro intervento a Livorno

Asportata lesione gastrica “gigante” per via endoscopica su un paziente elbano: "Un risultato importante effettuato grazie alla rete endoscopica".

Foto di repertorio

All’ospedale di Livorno, grazie al lavoro del team della rete aziendale di endoscopia digestiva, è stata eseguita una procedura endoscopica rara che ha permesso l’asportazione, senza intervento chirurgico tradizionale, di una lesione gastrica benigna dal diametro di 8 centimetri.

“Si tratta di una procedura – spiega Raffaele Manta, direttore della gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Livorno e coordinatore della rete aziendale di endoscopia digestiva – con pochissimi precedenti. Siamo riusciti ad asportare interamente per via endoscopica quindi senza alcun “taglio chirurgico” una lesione sottomucosa -intraparietale gastrica ulcerata di enormi dimensioni, un vero e proprio gigante che aveva portato il paziente a ricovero per sanguinamenti". 

"Questo risultato - aggiunge Manta - è frutto del grande lavoro di specializzazione e formazione fatto dell’intera equipe di sanitari a disposizione del reparto. Questo tipo di asportazione ha lasciato praticamente intatta la funzionalità gastrica e ha permesso al paziente di tornare ad alimentarsi in modo naturale già dopo tre giorni ed essere dimesso in meno di una settimana”.

Da sinistra l’infermiera professionale Sveva Battaglia – dottoressa Giulia Leonardi - infermiera professionale Erica Antonacci, nel team coordinato da Manta

La storia. Il paziente si era rivolto al Pronto soccorso di Portoferraio in seguito a sanguinamenti gastrici. L’uomo, arrivato con un livello di emoglobina molto basso e al limite dalla trasfusione, è stato così sottoposto a un esame endoscopico che ha individuato in un lipoma di dimensioni straordinarie la causa della problematica.

Valutata la possibilità di asportazione per via endoscopica è stato trasferito a Livorno, dove, dopo alcuni giorni di osservazione precauzionale, è stato dimesso.


“L’endoscopia operativa – continua Manta – rappresenta una frontiera sempre più avanzata della medicina moderna, che consente interventi ad alta precisione con minore invasività, tempi di recupero rapidissimi e meno complicanze. Questa procedura dimostra come la sanità pubblica toscana possa esprimere livelli di eccellenza assoluta. È stata una sfida clinica complessa: l’asportazione di una lesione di tali dimensioni richiede non solo tecnologie avanzate, ma soprattutto una grande sinergia tra competenze mediche, anestesiologiche e infermieristiche. È un esempio concreto di come la multidisciplinarietà sia oggi la chiave per raggiungere risultati che fino a pochi anni fa erano impensabili senza ricorrere alla chirurgia tradizionale”.


“La nostra Azienda – dichiara la direttrice generale Maria Letizia Casani – continua a investire con determinazione sull’innovazione clinica e sull’alta formazione dei propri professionisti. Un risultato come questo non solo ci rende orgogliosi, ma dimostra concretamente quanto siano centrali le competenze, l’organizzazione e la visione nella crescita della sanità. È un grande traguardo per Livorno, per gli operatori e per i cittadini. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i professionisti che hanno contribuito a questo importante risultato confermando la volontà aziendale di rafforzamento dei servizi sanitari offerti alla popolazione”.