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Famedio di Montenero verso il restauro

Al via i lavori per la manutenzione strutturale, il miglioramento dell’illuminazione e l'installazione della cartellonistica informativa

Il Famedio di Montenero si avvia verso il restauro. L'obiettivo è quello di concludere i lavori entro il mese di Giugno.

A farsi carico del restauro, in virtù di una convenzione con il Comune, sarà il Lions Club Livorno Host, che, tramite il suo presidente Gianluca Zingoni è riuscito a coinvolgere altri club di service cittadini , Lions Club Porto Mediceo, Rotary Club Livorno e Rotary Club Mascagni, quindi la Fondazione Livorno e numerosi soggetti privati per raccogliere la somma necessaria all’intervento, circa 30mila euro.

"La struttura  - spiega una nota del Comune- appare oggi molto danneggiata soprattutto a causa di infiltrazioni di acqua. Il Lions Club Livorno Host, quale capofila della cordata, ha incaricato dei progetti esecutivi e della documentazione amministrativa le architette Valeria Aretusi e Alessandra Carlesi, il tutto nel pieno rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno.
Oltre alla manutenzione strutturale sarà migliorata l’illuminazione e sarà predisposta una cartellonistica informativa, sia in italiano che in inglese".

Il loggiato monumentale attiguo al Santuario, dove riposano livornesi illustri fra i quali Giovanni Fattori e Mario Puccini, fu eretto a partire dal 1794 dall’abate don Rodesindo Marcucci per dare riparo ai fedeli che raggiungevano in pellegrinaggio il santuario mariano.

“Ringraziamo tutti i soggetti che collaborano a questa opera - commenta l'assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi - Il restauro del Famedio è un atto di amore della città verso se stessa e la sia storia.
Ci fa particolarmente piacere che avvenga in concomitanza con una prossima mostra di Mario Puccini che si terrà nel Museo di Città”.

“Questo progetto, che abbiamo voluto chiamare“Ri-Doniamo loro la fama” nasce come inclusivo per tutti coloro i quali abbiamo a cuore la nostra città e vogliano dare una mano in questo momento difficile perché possa apparire sempre attraente”, precisa Gianluca Zingoni.

Il progetto è teso a valorizzare i nomi di chi riposa in quel luogo: Francesco Domenico Guerrazzi (1804-1873), politico e scrittore, Carlo Bini (1806-1842), scrittore e patriota , Enrico Pollastrini (1817-1876), pittore , Carlo Meyer, garibaldino e politico, Paolo Emilio Demi (1798-1863), scultore , Giovanni Fattori (1825-1908), pittore e incisore, Giovanni Marradi (1852-1922), poeta e scrittore, Ernesto Rossi (1827-1896), attore teatrale , Mario Puccini (1869-1920), pittore. Inoltre al Famedio sono ricordati con epigrafi commemorative altri personaggi: Dario Niccodemi (1874-1934), commediografo, sceneggiatore, capocomico;Gustavo Salvini (1859-1930), attore di cinema e teatro;Guelfo Civinini (1873-1954), scrittore, poeta, giornalista; Pietro Mascagni (1863-1945), compositore e direttore d'orchestra, Amedeo Modigliani (1874-1920), pittore e scultore;Giosuè Borsi (1888-1915), scrittore.