Attualità

Grandi Molini, ancora incertezza

I lavoratori oggi hanno incontrato i rappresentanti dell'amministrazione comunale in attesa del tavolo di confronto in Regione

“Amiamo il nostro lavoro e siamo disponibili a spostarci anche in altre sedi per lavorare, ma chiediamo che lo stabilimento di Livorno possa essere messo nelle condizioni di poter ripartire, entro il prossimo autunno” così Gabriele Marrucci a nome dei lavoratori del gruppo Grandi Molini, il primo gruppo molitorio italiano nonché società leader a livello europeo.


 La delegazione dei dipendenti è stata ricevuta ieri mattina a Palazzo Comunale dall'assessore al lavoro Francesca Martini e dal portavoce del sindaco Andrea Morini, alla vigilia del tavolo di crisi in programma presso la Regione Toscana.


L’incontro, che vedrà il confronto tra loro i vertici aziendali, il consigliere del governatore Rossi per le Attività produttive Gianfranco Simoncini, il portavoce del Sindaco Andrea Morini e l'Autorità portuale di Livorno, dovrebbero sciogliere le riserve sul destino dell'azienda e dei suoi lavoratori.


 Con la chiusura dell'impianto, il 7 settembre 2015, 49 dipendenti (30 della Grandi Molini e 19 della Promolog, società di servizio di proprietà di GMI) sono stati messi in cassa integrazione straordinaria; con la fine degli ammortizzatori sociali, rischiano di perdere il lavoro.



A oltre cinque mesi dalla chiusura dell'impianto di via Leonardo da Vinci da parte della proprietà che annunciò il concordato in bianco, non vi è ancora nessuna chiarezza sulle sorti dell'azienda e ad una sua eventuale ripresa dell'attività.


 Tutto questo mentre, fanno notare i lavoratori, gli stabilimenti di Grandi Molini presenti in altre città, come ad esempio Venezia, continuano a lavorare normalmente e, anzi, sono oggetto di investimenti e opere di ampliamento da parte della proprietà che rischiano di tagliare fuori definitivamente Livorno dal circuito economico competitivo.


 Anche se sul sito di Livorno GMI ha investito 90 milioni di euro, permane la necessità che vengano avviati da parte dell’Autorità Portuale i lavori di escavo e consolidamento delle banchine di GMI sul Canale Industriale che consentirebbero alle navi da 30 mila tonnellate di poter approdare e allo stabilimento livornese di diventare, così, maggiormente competitivo.