La situazione del Caprilli è ancora più ingarbugliata della stessa situazione generale dell'ippica, essendoci di mezzo un ippodromo di proprietà comunale che adesso è gestito da una società ( la Livorno galoppo ) che al 31 dicembre cesserà la sua attività per lasciare il posto alla pisana Alfea, che ha vinto un ricorso.
Solo che nel frattempo i nodi sono venuti al pettine e domani acqua e corrente saranno staccate senza sapere se ci sarà una continuità di gestione. Nel mezzo ci sono gli operatori e soprattutto i cavalli ( circa 50 i purosangue ospitati nelle strutture labroniche ) che attendono di conoscere il proprio destino.
Ad ora il cerino è nelle mani del Comune, proprietario dell'impianto, che nelle prossime ore dovrebbe dare una schiarita alla vicenda.