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Rogo alla stazione ecologica, i rilievi di Arpat

"Le centraline di rilevamento della qualità dell’aria più prossime all’impianto non hanno registrato alterazioni significative"

Dopo l'incendio divampato domenica alla stazione ecologica del Picchiantim Arpat è intervenuta sul luogo del rogo per verificare la situazione ambientale.

Durante il sopralluogo, spiega l'agenzia in una nota, i tecnici hanno provveduto alla verifica dello stato dei luoghi e degli interventi messi in atto dalla società durante l’incendio volti anche al contenimento degli impatti ambientali, tra cui le modalità di gestione dell’emergenza e delle acque di spegnimento dell’incendio e della gestione dei rifiuti bruciati.

L'area interessata dall’incendio, sottolinea l'agenzia, è quella dedicata allo stoccaggio degli ingombranti (codice Eer 200307) che comprendono diverse tipologie di rifiuti tra cui materassi, mobilia varia, plastiche ecc.

Per quanto riguarda l’impatto dei fumi della combustione generati nell’incendio, Arpat ha verificato i dati raccolti dalle centraline di rilevamento della qualità dell’aria più prossime all’impianto Aamps, ovvero quelle di via la Pira e quella Eni a Stagno, senza riscontrare alterazioni significative dei parametri monitorati".

Dall’analisi dei dati è emerso infatti che la centralina di Stagno, l'unica sottovento e distante circa 2 chilometri dal luogo dell’incendio "Non ha rilevato alterazioni significative dei parametri monitorati" e che "Nessuna alterazione è stata registrata dalla centralina di Via la Pira come prevedibile vista la posizione della stessa rispetto all’evento".

Arpat ha inoltre verificato che "Le acque di risulta delle attività di spegnimento sono state in parte inviate, tramite la rete di raccolta delle acque meteoriche, alle vasche dell’impianto di trattamento delle acque di prima pioggia e in parte aspirate dall’area dell’incendio mediante l’utilizzo di un autospurgo. Tutte le acque così raccolte saranno inviate, previa caratterizzazione, a opportuni impianti di trattamento rifiuti per il loro smaltimento".

L'agenzia ha inoltre effettuato alcune verifiche documentali relative alla gestione dei rifiuti e chiesto l’invio, per le verifiche del caso, della documentazione che sarà prodotta in seguito allo smaltimento dei rifiuti bruciati nell’incendio e delle acque di spegnimento.