Attualità

La mafia addosso

Margherita Asta racconta i fatti del 2 aprile 1985, giorno in cui Cosa Nostra uccise sua madre e i suoi fratellini di 6 anni

Margherita Asta sarà ospite a Fortezza nuova venerdì 16 dicembre alle 9.30 e alle 17.30 in occasione della mostra "La mafia siamo noi", l'esposizione di Gerardo Paoletti visitabile fino al 1 gennaio in Fortezza nuova.

La mattina del 2 aprile 1985 a Trapani, nella frazione di Pizzolungo, una bomba esplose al passaggio di due automobili: in una c'erano una giovane mamma, Barbara Rizzo e due dei suoi figli, Salvatore e Giuseppe; nell'altra il giudice Carlo Palermo e la sua scorta, l'obiettivo dell'attentato perpretato da Cosa Nostra. La prima auto fece da scudo alla seconda, consentendo al sostituto procuratore di Trapani e all'autista di sopravvivere, seppur feriti. Barbara Rizzo e i suoi due gemelli di 6 anni furono dilaniati. Per un puro caso si salvò Margherita, la primogenita, semplicemente perché quella mattina fu una vicina e non la madre ad accompagnarla a scuola. Margherita Asta ricorda ogni istante di quella giornata e far sì che non si dimentichi significa per lei promuovere incessantemente, insieme a Libera, la cultura della legalità e della lotta alla mafia.

Insieme a Margherita Asta interverranno il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, Don Andrea Bigalli (referente in Toscana di Libera) e Gerardo Paoletti (autore dell'installazione multimediale “La mafia siamo noi”).

L'iniziativa è promossa da Regione Toscana e Comune di Livorno in collaborazione con Libera.