Attualità

"La polizia incrimina, la legge assolve"

Dura presa di posizione del sindacato Ugl della polizia di stato di Livorno dopo un fatto di cronaca che ha fatto molto parlare

"Nella serata di venerdì, tre nomadi, dopo aver rubato una borsa da un’auto in sosta, e fuggiti a bordo di un’autovettura, sono stati intercettati da due volanti della Polizia. I malviventi speronano la prima ed investono il capo pattuglia della seconda che, solo grazie ai buoni riflessi, viene colpito di striscio, rimediando comunque una prognosi di 10 giorni. Inizia una folle ed incosciente fuga per tutto il centro cittadino, attraversando tutta la città per una strada trafficata del lungomare livornese. La velocità raggiunge punte di 160 km/h e l’inseguimento termina solamente quando il conducente dell’auto in fuga imbocca una strada senza uscita. Viene recuperata la refurtiva ed i tre occupanti dell’auto, arrestati dagli agenti, risulteranno soggetti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio". 

"Ma il bello deve ancora venire", dice l'Ugl:"Con tutto quello che hanno combinato, il pm di turno decide che non è il caso di mandarli in carcere, ma comodamente a casa loro agli arresti domiciliari".

"La Segreteria Provinciale di Livorno dell’UGL Polizia di Stato, lungi da voler criticare l’operato della locale magistratura, esprime solidarietà ai colleghi coinvolti nell’episodio, ma rimane sconcertata nella interpretazione della procedura penale sempre più spesso a favore di chi infrange così palesemente la legge. L’UGL Polizia di Stato di Livorno, come già ribadito in varie occasioni, auspica che l’Autorità Giudiziaria usi il pugno di ferro con chi delinque e che fatti come quelli accaduti ieri sera vengano puniti in maniera adeguata”.