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Liceo Enriques, gli studenti vanno al Buontalenti

Si tratta tuttavia di una soluzione temporanea, per garantire la continuità degli studi. La Regione pronta a intervenire finanziariamente

Sarà l’Istituto per geometri Buontalenti ad ospitare temporaneamente gli studenti del liceo Enriques, da giorni in protesta. La proposta è emersa nel corso dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Granducale, al quale erano presenti la presidente Marida Bessi e la vice sindaca di Livorno, Stella Sorgente, insieme ai tecnici di Provincia e Comune.

Dopo aver esaminato varie ipotesi, la soluzione del Buontalenti è stata ritenuta la più idonea per far fronte al problema delle aule mancanti al liceo. La scuola, attraverso la vice preside Agostinelli, ha comunicato di concordare con la proposta avanzata che prevede l’utilizzo di 5 aule, mentre altre due classi saranno assorbite dal liceo stesso.

Lunedi i tecnici della Provincia, insieme al responsabile della sicurezza dell’Enriques, faranno un sopralluogo per verificare le necessità relative al trasferimento delle attrezzature, al fine di garantire l’ingresso degli studenti nel più breve tempo possibile.

Sempre in accordo con il Comune di Livorno e grazie alla disponibilità del CPIA, alcune attività del centro di educazione per gli adulti saranno trasferite all’Ipsia Orlando.

Intanto, la Provincia si appresta a presentare la Scia per la certificazione antincendio della succursale di via Calafati e a predisporre un cronoprogramma relativo alla ripresa del percorso per l’utilizzo della struttura.

La vicenda del liceo Enriques è seguita con attenzione anche dall'assessora regionale all'istruzione Cristina Grieco, grazie all'interessamento del consigliere regionale Francesco Gazzetti. La Regione Toscana si dicono disponibili ad intervenire con tutti gli strumenti normativi e finanziari per eventuali azioni urgenti ed indifferibili che permettano ad arrivare, nei tempi più rapidi possibili, ad una soluzione che risolva la questione in modo definitivo.

"Quella che stanno conducendo gli studenti è una protesta responsabile e civile - queste le parole di Grieco - caratterizzata da un atteggiamento costruttivo che impone quindi al livello politico, centrale e locale, non solo l'attenzione e l'ascolto delle richieste, ma di lavorare per garantire il massimo impegno per il reperimento ed utilizzo delle risorse dedicate all'edilizia scolastica".

"La mobilitazione livornese - ha aggiunto l'assessora regionale - costituisce sicuramente un incentivo per continuare a chiedere con determinazione e forza quelle risorse che consentano di realizzare non solo investimenti sugli immobili toscani, ma anche azioni di semplificazione burocratica per l'ottenimento delle certificazioni di sicurezza, affinché in tutto il territorio regionale si possano svolgere attività scolastiche in sicurezza e serenità. Mi preme precisare, infine, che il governo regionale, pur non avendo competenza diretta in materia di edilizia scolastica, considera questo tema una priorità, destinando risorse regionali per risolvere casi di urgente criticità e rappresentando al livello centrale la necessità di interventi coerenti di messa in sicurezza del patrimonio di edilizia scolastica".