Vertice operativo stamani in Prefettura con Questura e Motorizzazione UMC 4.
Come spiegano dalla Prefettura di Livorno, attraverso una nota, nel quadro delle iniziative già avviate nel mese di luglio volte al contrasto della mala movida, alla sicurezza stradale e alla tutela della vivibilità urbana, comprese le problematiche legate all’inquinamento acustico e ambientale, prosegue la collaborazione istituzionale tra la Prefettura di Livorno e la Motorizzazione Civile, già annunciata nelle scorse settimane.
Questa mattina si è tenuto in Prefettura un incontro operativo alla presenza del Prefetto Giancarlo Dionisi, della Questora Giusy Stellino, del Vicario del Prefetto dottor Lombardi, del dirigente della Motorizzazione UMC 4 ingegner Cesare Vallini, del coordinatore per le attività di controllo e sicurezza stradale ingegner Cuono Esposito, e della vice responsabile della Motorizzazione di Livorno dott.ssa Laura Mariotti.
"È stata un’occasione importante – ha dichiarato il Prefetto Dionisi – per consolidare un lavoro già avviato nelle scorse settimane, che ora si struttura su più direttrici operative. Anzitutto abbiamo ragionato sull’opportunità di fornire una formazione specifica agli operatori delle forze di polizia e alla polizia locale, per migliorare le capacità di rilevare sul campo eventuali manomissioni ai ciclomotori e motoveicoli, che rappresentano un pericolo concreto per la sicurezza stradale e per la tranquillità dei quartieri".
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema delle dotazioni tecniche.
"È emersa la disponibilità della Motorizzazione Civile a valutare l’impiego di un dispositivo mobile in grado di rilevare con precisione la velocità massima raggiungibile dai ciclomotori, utile a determinare eventuali modifiche irregolari ai mezzi", ha aggiunto il Prefetto.
Nel vertice si è infine discusso dell’ipotesi, da definire nel mese di settembre, di un protocollo operativo tra Prefettura, Motorizzazione e Comune di Livorno, volto a rafforzare l’azione sinergica su questo fronte.
"Il protocollo – ha spiegato Dionisi – potrebbe coinvolgere anche le associazioni di categoria che rappresentano le officine meccaniche, poiché un ulteriore punto di attenzione sarà rappresentato dalla necessità di verificare la regolarità delle revisioni effettuate dalle officine autorizzate. È fondamentale che i controlli su strada siano sostenuti da una filiera tecnica affidabile, trasparente e conforme alle norme vigenti".
Il Prefetto ha inoltre sottolineato: "La sicurezza stradale è un valore imprescindibile, soprattutto per i più giovani, che spesso non hanno una piena percezione della pericolosità legata all’uso di mezzi manomessi. I ciclomotori nascono con caratteristiche di velocità, peso, stabilità e capacità frenante calibrate per garantire l’incolumità di chi li guida. Quando questi veicoli vengono truccati per aumentarne le prestazioni, diventano non solo illegali ma estremamente pericolosi. L’azione che intendiamo mettere in campo è finalizzata prima di tutto alla sicurezza della circolazione, alla tutela della vita e dell’integrità fisica degli utenti della strada, in particolare dei più giovani".
Il lavoro di squadra tra le istituzioni, ha concluso il Prefetto, "è la strada maestra per intervenire in modo strutturale e incisivo su un fenomeno che, se trascurato, può minare la sicurezza urbana, soprattutto a danno dei più giovani".