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Alluvione, l'impianto Eni monitorato speciale

La situazione dell'impianto di Stagno al centro della riunione alla Protezione civile. Rossi: "Ad Arpat ho chiesto di garantire controlli costanti"

I cittadini sono preoccupati per la situazione dell'impianto Eni di Stagno dopo l'allagamento causato dall'alluvione che ha messo in ginocchio Livorno. La questione è stata affrontata nel corso della riunione di stamattina nella sede della Protezione civile. "Mi risulta che la situazione dell'impianto Eni di Stagno sia ben monitorata da Arpat, alla quale ho chiesto di garantire un livello di controlli intenso e costante, insieme al massimo di informazione verso la cittadinanza", ha detto Rossi. 

I punti da tenere sotto controllo, ha detto il presidente della Toscana, sono tre: "Serve che Eni presenti un piano di gestione del rischio corredato da precisi tempi di attuazione. Occorre avere i risultati del monitoraggio atmosferico che è in corso così da informare i cittadini che sono giustamente preoccupati. Serve infine intervenire in tempi rapidi con i pompaggi, per evitare lo sversamento in mare degli idrocarburi che le acque hanno fatto emergere, posto che le barriere posizionate, hanno fin qui evitato sversamenti più consistenti".