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Ospedale, da ristrutturare o da rifare?

Quando in città si parla di interventi edilizi sull'ospedale il sindacato Fillea Cgil mette l'accento sulla qualità dei servizi

L’ospedale nuovo - sostengono dalla Fillea Cgil - potrebbe essere ultima in circa tre anni. “Il vecchio potrebbe andare avanti per poi cominciare il trasferimento dal terzo – illustra il segretario territoriale della Fillea, Nicola Triolo – In 5 anni la nuova struttura sarebbe funzionante e si dovrebbe pensare cosa fare della vecchia, dove potrebbe essere possibile realizzare abitazioni di emergenza, una cittadella della scuola in accordo con università: un connubio che concilia nuovo lavoro per gli edili ed efficienza energetica e funzionale per rendere appetibili nuovi investimenti universitari estremamente necessari”.

Per la Fillea, in termini di ritorno immediato di occupazione, ristrutturare è sicuramente la scelta migliore ma "implica potenziamento degli ospedali limitrofi e accordi affinché le strutture accolgano i degenti che a Livorno sarebbero in eccedenza" e per rispondere efficacemente alle  esigenze parla di un "un piano dei trasporti volto a ottimizzare i collegamenti con le strutture ospedaliere limitrofe” .

Il segretario fa poi degli esempi: "Penso a una metropolitana di superficie, che potrebbe essere realizzata utilizzando la vecchia ferrovia attiva nel 1929, o all’utilizzo dei canali di navigazione anche per il trasporto di persone”.

La Fillea invita tutti i soggetti coinvolti a progettare, quindi, un piano della sanità integrata a cui serviranno 15 anni prima di entrare a regime “Presentando magari progetti all’Europa - dice Triolo - che potrebbero essere anche finanziati. Naturalmente l’Amministrazione si dovrà impegnare a promuoverli”.

Quanto si potrebbe risparmiare se rottamassimo il vecchio ospedale per uno nuovo? conclude la Fillea