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Livorno ospita il Goudi Kassahid

A Livorno i senegalesi festeggeranno il Goudi Kassahid. La vicepresidente della Regione Toscana Barni: "Occasione di dialogo"

A Livorno si festeggia il Goudi Khassaidi, la notte del canto dei detti del profeta: una notte e un giorno in cui uomini, donne e bambini, per lo più senegalesi ma non solo, si ritroveranno a recitare, cantare e ascoltare componimenti poetici in lingua araba. L'appuntamento, presentato oggi, sarà il 22 settembre al Pala Modì.

La festa è una delle più importanti del Murid, la principale delle tre confraternite islamiche del Senegal. 

L'incontro si tiene ogni anno in una città diversa e richiama da tutto il mondo imam, guide spirituali e persone comuni appartenenti al gruppo. 

Livorno non è stata scelta a caso, vista la sua storia cosmopolita e la tradizione di accoglienza della città, ma anche per il fatto che ha già ospitato in passato altre iniziative della comunità, come il Gran Magal.

"Il dialogo, nella politiche di accoglienza e inclusione della Regione Toscana, è fondamentale – sottolinea la vice presidente della giunta regionale, Monica Barni – E la festa sarà anche un momento di confronto e di apertura."

In Toscana, prima regione in Italia dove si è voluto festeggiare la festa di indipendenza del Senegal, quella senegalese è una comunità presente da tempo e ben radicata. Conta oltre dodicimila persone, disseminate in tutte le province: i più numerosi a Pisa (4.397 all'inizio del 2018) e di seguito Firenze (2.783). 

Le poesie saranno cantate in arabo, ma verranno distribuite anche traduzioni in italiano. Tutti sono invitati, musulmani e non musulmani, sotto l'insegna della convivenza civile, dell'ascolto e della cooperazione tra i popoli che per Diop Mbaye, presidente della comunità senegalese di Livorno (quasi mille e novecento persone) sono "L'antidoto a incomprensione e intolleranza".