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Rinnovato splendore per le statue del Baratta

Conservate nella Chiesa chiesa di San Ferdinando e raffiguranti Sant’Enrico II di Germania e San Edoardo Re, sono state restaurate dal Rotary Club

Una delle due statue restaurate

“E’ un giorno importante per Livorno perché la città, e con essa l’intera Toscana, ritrova due statue monumentali che possono essere inserite, a ragione, tra le opere di pregio del repertorio dei beni artistici italiani. Si tratta delle statue di Sant’Enrico II di Germania e di San Edoardo Re, entrambe in marmo bianco, tra le massime espressioni del barocco toscano, inserite nello straordinario contesto della chiesa di San Ferdinando”.

Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, esprimendo soddisfazione nell’apprendere la notizia della restituzione alla città di Livorno delle statue in marmo di Carrara, entrambe opere di Giovanni Baratta, di Sant’Enrico II di Germania e di San Edoardo Re, ubicate nella chiesa di San Ferdinando nel rione della Venezia. Il restauro, avvenuto in accordo con il Comune di Livorno, è stato condotto dal Rotary Club Livorno con la collaborazione di istituti bancari locali e la supervisione della Sovrintendenza dei beni artistici ed architettonici di Pisa.

“Fa piacere apprendere di iniziative di questo genere perché è sempre positivo constatare l’impegno per la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione, dell’immenso patrimonio artistico e culturale toscano - ha aggiunto Giani -. Con questo recupero si valorizza la bellezza della parte barocca di Livorno, di non secondaria importanza”.