Il Prefetto di Livorno, Giancarlo Dionisi, ha riunito oggi alle ore 18 in Prefettura il tavolo istituzionale, alla presenza del Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, del Comandante della Capitaneria di Porto di Livorno – Direttore Marittimo della Toscana, del Sindaco di Livorno e dei rappresentanti sindacali di CGIL, UIL e USB.
Come si legge in una nota diffusa dalla Prefettura di Livorno, nel corso dell’incontro il Prefetto ha comunicato che "la nave Severn, pur in avvicinamento, non entrerà nel porto di Livorno e resterà ferma in rada".
Ha inoltre riferito che, "fin da ieri sera, è in corso una costante interlocuzione con i diversi livelli istituzionali, sia governativi che internazionali, in particolare con le autorità statunitensi, dalle quali si attende a breve la comunicazione ufficiale dell’individuazione di un porto alternativo".
Il Prefetto ha ribadito il ruolo della Prefettura come sede di confronto e garanzia istituzionale, sottolineando che le comunicazioni ufficiali vengono fornite al tavolo per fugare voci incontrollate e assicurare chiarezza.
Ha quindi rivolto un forte appello al senso di responsabilità di tutte le parti, affinché il momento delicato venga affrontato con comportamenti seri e responsabili, nel rispetto delle istituzioni e della comunità.
"Livorno ha manifestato, ha gridato il suo NO alla guerra e al genocidio a Gaza, lo ha fatto con tante manifestazioni nel cuore della città e in porto, dove abbiamo visto migliaia di persone, sindacati, forze politiche, lavoratori e studenti. - ha dichiarato dopo la riunione il sindaco Luca Salvetti - Da lì un lavoro coordinato per arrivare ad un risultato che io ritengo assolutamente significativo, il fatto che la nave non abbia attraccato in porto è un messaggio che parte dalla nostra città e arriva negli altri porti e nel paese".
"L’auspicio è che il nostro governo prenda posizione chiara, che l’assalto a Gaza cessi e che il percorso di pace torni ad avere basi solide. Livorno con la sua gente e con la rete istituzionale e rappresentativa in queste ore ha fatto un gran lavoro", ha concluso il sindaco.
Nel frattempo Usb ha organizzato un'altra assemblea alle 21 e dichiarato che il presidio non si scioglierà finchè la nave non si sarà allontanata dalla rada.
"La prossima assemblea alle 21 verrà fatta fuori dal Varco Valessino. - fanno sapere da Usb - Per motivi di sicurezza si può entrare solo con le navette guidate dai lavoratori portuali, ma di fronte a questi numeri è impossibile garantire il trasporto di tutte le persone. Oggi ci sono volute 3 ore a portarle fino al Molo Italia. Siamo a buon punto. Stiamo raggiungendo l'obiettivo. È il momento di rimanere compatti".
"Valutiamo positivamente l’attività diplomatica messa in atto in queste ore dal prefetto Giancarlo Dionisi e dalle altre istituzioni locali con il governo e gli Stati Uniti al fine di trovare una soluzione che scongiuri l’attracco a Livorno della nave", hanno dichiarato Gianfranco Francese, segretario generale Cgil provincia di Livorno e Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno.
"La situazione è in continuo aggiornamento, per questo motivo l’attenzione dei lavoratori portuali resta alta. Lo stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi resterà perciò aperto.
Cgil e Filt-Cgil continueranno a monitorare la situazione costantemente e a vigilare su quanto accadrà", hanno concluso.