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Super-yacht di 44 metri pronto al varo

Giornata importante per la Gestione Bacini, che cerca spazi. L’imbarcazione, con scafo in alluminio, è stata commissionata da Sanlorenzo Nelli

Lo yacht pronto al varo

Verrà varato domani, mercoledì 11 Maggio, il superyacht di 44 metri con scafo e sovrastruttura in alluminio costruito dalla Gestione Bacini spa su commissione del Cantiere Sanlorenzo. L’imbarcazione è stata interamente realizzata all’interno del cantiere livornese con sede nel porto industriale nei pressi del Varco Valessini.

“La costruzione – ha spiegato il direttore Fabrizio Nelli - è stata eseguita in accordo alle norme e regolamenti dell’American Bureau of Shipping (ABS). Lo scafo e la sovrastruttura sono stati realizzati all’interno dei capannoni del cantiere, per poi essere montati all’esterno. L’imbarcazione è stata introdotta all’interno del bacino galleggiante in dotazione alla Gestione Bacini per essere varata in acqua domani attraverso l’affondamento dello stesso. I lavori iniziati a Gennaio 2021 sono stati ultimati a fine Agosto 2021; in seguito il superyacht è rimasto in cantiere per completare i lavori di allestimento. Via mare arriverà al rimorchio al Cantiere Sanlorenzo di La Spezia dove verranno realizzati i lavori di arredo e consegna all’armatore". 

"Per realizzarlo ha lavorato in cantiere una media di 30 persone al giorno - ha sottolineato Nelli -, con punte anche di 40. Stiamo cercando di avere la disponibilità di nuove aree demaniali che ci consentirebbero di fare nuovi investimenti in strutture ed avere nuove ed ancora più importanti commesse. Per un superyacht come questo sarebbe stato ideale avere strutture più alte, così da poter effettuare la costruzione interamente al chiuso. Anche la dimensione dei piazzali purtroppo ci sta limitando". 

"La sinergia fra Gestione Bacini e Cantiere Sanlorenzo continua nella piena collaborazione ormai da diversi anni - ha concluso - ed abbiamo già commesse per due sovrastrutture. Con maggiori aree potremmo assumere molte più persone e far crescere il settore della nautica sviluppando anche quella scuola di mestiere che si sta ormai perdendo a Livorno”.