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Trasferite le bancarelle di via Serristori

Il provvedimento, sperimentale, non trova l'ok di Confcommercio: "A rischio le attività commerciali in sede fissa"

Foto d'archivio

“La decisione di spostare in via di Franco le bancarelle di via Serristori, in attuazione in via sperimentale per sei mesi a partire dalla scorsa settimana, si rivela non essere la più adeguata al commercio cittadino”. Lo dice Federico Pieragnoli, direttore della Confcommercio provinciale, intervenendo sulla questione della collocazione dei mercati.

“Se fosse stata ascoltata l'opinione dei commercianti - prosegue il direttore dell'associazoine di categoria- sarebbe stato facile capire che la presenza dei banchi in via di Franco danneggia i colleghi in sede fissa, ostruendo l'accesso per il carico e scarico. Un esempio su tutti è quello dell'Hotel Città: i clienti non possono portare i bagagli davanti alla porta d'ingresso, i taxi non accedono a causa della zona pedonale e, cosa ancora più grave, le camere che danno sulla strada diventano inutilizzabili perché dalle 6, quando le bancarelle iniziano a allestire il mercato, lì non si può più dormire”.

Secondo Pieragnoli "Attendere 6 mesi di sperimentazione per un hotel significa chiudere. Abbiamo scritto all'amministrazione comunale per chiedere di tornare sulla scelta fatta, e di concertare una diversa soluzione, condivisa, che soddisfi sia gli ambulanti sia gli esercenti in sede fissa”.