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Trinseo, lavoratori ancora in agitazione

Nessun accordo durante la prima giornata della trattativa. Cgil: "Posizioni ancora distanti. L'azienda ha chiesto tempo"

Si conclude con una fumata nera il primo approccio di trattativa che si è tenuto ieri in Confindustria tra i rappresentanti sindacali della Cgil e le rappresentanze aziendali.

"Le reciproche posizioni sono ancora distanti – spiega la delegazione della Cgil – ma da parte dell'azienda è stata manifestata volontà di trattare, ci hanno chiesto una settimana di tempo”.

Le richieste del sindacato a stabilimento chiuso sono riassumibili in due punti: sostegno al reddito che accompagni i lavoratori fino al reimpiego e che qualsiasi attività produttiva si insedi nell'area impieghi i lavoratori ex Trinseo.

“Per quanto concerne bonifiche e gestione dell'area – prosegue il sindacato – la discussione si terrà in Regione, tavolo dal quale ci auguriamo di ottenere elementi di maggiore chiarezza”.

I lavoratori e le lavoratrici, dopo un serrato confronto in assemblea, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione.

“I dipendenti dopo il licenziamento hanno paura – sottolinea il rappresentante aziendale Paolo Dani – il futuro è diventato improvvisamente buio e, soltanto per il momento, hanno scelto di mettere da parte la rabbia, che però c'è ed è pronta a esplodere qualora l'azienda, dopo aver reso instabili le nostre esistenze, decidesse di intraprendere la strada del muro contro muro. Per il momento è stato proclamato lo stato di agitazione in risposta all'azienda, troppo tiepida rispetto alle nostre richieste”.