Attualità

Un armadio pieno di solidarietà

Consegnate all'ospedale numerose scatole piene di pigiami, biancheria intima, pantofole e altri indumenti per i pazienti

Un armadio di solidarietà per i pazienti dell'ospedale di Livorno. La In Associazione (ex Associazione paraplegici Livorno) presieduta da Fabrizio Torsi e l'Associazione cure palliative presieduta da Francesca Luschi hanno donato al presidio numerose scatole piene di pigiami, biancheria intima, pantofole e altri indumenti per i pazienti. Lo rende noto l'Asl nord ovest.

“Ad oggi, a tutela dei pazienti e degli operatori – spiega in una nota il direttore dell'ospedale di Livorno Luca Carneglia – esistono forti restrizioni alla possibilità di accedere ai reparti da parte dei parenti con conseguenti ricadute relazionali, piscologiche, ma anche pratiche. Se da una parte c’è uno sforzo costante nel mantenere il contatto con l’esterno da parte del paziente attraverso un servizio di video chiamate e di consegna degli effetti personali mediata dal nostro personale, è innegabile l’esistenza di alcune criticità che rendono spesso complessa la consegna di beni di prima necessità, come la biancheria intima, per degenti con ricoveri prolungati come sono quelli affetti da Covid. Questi hanno spesso parenti sottoposti a quarantena e quindi impossibilitati loro stessi a garantire un adeguato ricambio. Per questo i beni ricevuti sono un dono molto utile e gradito che sarà subito messo a disposizione dei nostri ricoverati. Si tratta ovviamente di materiale nuovo che facilita notevolmente la gestione dei pazienti e migliora la qualità della loro permanenza e salutiamo con favore il pensiero avuto da due associazioni da anni sempre al nostro fianco sperando che possa stimolare altri contributi al cosiddetto Armadio Solidale in favore dei nostri degenti”.


Nelle foto il momento della consegna alla coordinatrice del servizio di raccolta indumenti Barbara Pettinati e alla volontaria del servizio civile Irene Pellegrini, da parte di Giordano e Flavia (In associazione) e Francesca Luschi e Luigia Catte (presidente e vicepresidente Associazione cure palliative).