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Un bronzo olimpico? 50mila euro

L'Italia è uno dei paesi che paga meglio i suoi atleti. Un oro vale più di 150mila euro, un argento circa la metà. Tasse escluse ovviamente

I pagamenti vengono fatti dal Coni, i conti in tasca agli atleti dal fisco. E qui non si scappa. Nonostante che l'Italia ( come riporta Wired ) sia uno dei paesi che, al mondo, mostra più riconoscenza per chi si piazza nel podio olimpico.

Molto di più di tanti altri paesi europei come Francia e Germania e più di Stati Uniti e Canada, ma non di realtà che mai si penserebbe: al top, sempre secondo Wired che riporta i dati di Forbes, ci sono Azerbaigian e Kazakistan, con un oro premiato oltre 200mila euro, ma c'è anche chi, come raccontato dalla Stampa nei giorni scorsi, fa di più, dilazionando i pagamenti nel tempo: è il caso di Thailandia e Malaysia, più di 500mila euro ma in venti anni.

Livorno alle Olimpiadi di Rio si è messa in evidenza nel nuoto con un allenatore, Stefano Morini, che ha portato al podio Gregorio Paltrinieri ( un oro ) e Gabriele Detti, nipote dell'allenatore e livornese purosangue ( due bronzi ).

E basta fare due conti per scoprire che i tanti sacrifici della piscina, con ore e ore di allenamento, sono stati in gran parte, è proprio il caso di dire, ripagati.