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La guerra dei rifiuti, 200 netturbini in Municipio

I lavoratori di Aamps, l'azienda di raccolta rifiuti di Livorno di proprietà del Comune, hanno preso posto da stamattina nella sala consiliare

Foto da Twitter Juna Goti

Il Consiglio comunale dovrà esprimersi sull'atto di indirizzo della giunta Nogarin per avviare il percorso di concordato preventivo dell'azienda da presentare, domani, all'assemblea straordinaria dei soci della partecipata. 

I lavoratori sono in stato di agitazione da giorni e chiedono il ritiro dell'atto di indirizzo: "Il concordato preventivo è una follia - ha detto Giovanni Golino, segretario Fp Cgil Livorno - getta nel rischio 500 famiglie senza nessuna garanzia. Qui si va al fallimento senza nessun motivo. Chiediamo al sindaco di tornare al tavolo perché le soluzioni alternative per salvare l'azienda ci sono".

Intanto da Firenze sono arrivati anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che in un post su Twitter scrivono: "Siamo a #Livorno per sostenere Giunta M5S, #nonpagoperilpd"

La giunta comunale nei giorni scorsi ha chiesto al consiglio di amministrazione dell'Aamps di avviare la "procedura di concordato fallimentare in continuità", a causa del bilancio e che richiederebbe una ricapitalizzazione da 7 milioni di euro. 

Risorse che, secondo il sindaco Filippo Nogarin, si potrebbero trovare solo con pesanti tagli agli altri servizi. 

I dipendenti della società di gestione rifiuti sono in stato di agitazione, anche se sono garantite le pulizie di scuole, caserme, ospedali e asili.