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Nuova raffineria Eni per produrre diesel biologico

L'impianto intende produrre 500mila tonnellate all'anno di carica: "Salvaguardati tutti i livelli occupazionali diretti e indiretti"

Il cantiere della nuova bioraffineria

È stata posata la prima pietra della nuova bioraffineria Eni di Livorno, che sorgerà all'interno del perimetro della raffineria già esistente. 

L'impianto avrà un volume di produzione di 500mila tonnellate all'anno di carica, in linea di massima per la produzione di Hydrotreated Vegetable Oil, ovvero il diesel di origine biologica che potrà essere utilizzato nei mezzi tradizionali e soprattutto attraverso la filiera logistica già presente in termini di distribuzione di motori a combustione interna.

"Vorrei esprimere tutto il mio orgoglio per questa giornata - ha detto Giuseppe Zaffarana, presidente del Cda di Eni - Livorno, città in cui nata l'industria energetica italiana, continua a essere protagonista anche per il futuro, cavalcando la transizione energetica. La nuova bioraffineria utilizzerà una tecnologia di proprietà di Eni, grazie alla quale verranno salvaguardati tutti i livelli occupazionali diretti e indiretti che sono attualmente presenti a Livorno".

"Non solo - ha detto di fronte ai sindaci di Livorno e Collesalvetti, Luca Salvetti e Sara Paoli - Livorno diventa protagonista per il cosiddetto Piano Mattei, perché la materia prima che sarà utilizzata in buona parte arriva dai nostri hub presenti in Africa".