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Attualità venerdì 16 dicembre 2022 ore 08:55
Baracchine del lungomare deluse dal Comune
Cna dichiara: "Così non possiamo più investireMilioni di euro spesi sulle strutture ma il tavolo sul futuro non ci viene dato"
LIVORNO — “A parole abbiamo avuto sempre aperture e disponibilità dall’amministrazione comunale verso la tutela degli investimenti e dei posti di lavoro delle baracchine del lungomare, ma quando abbiamo chiesto di concretizzare le promesse in un tavolo di confronto tecnico, siamo stati fino ad oggi inascoltati”.
E’ l’amaro commento di Valentina Bonaldi, coordinatrice di Cna Turismo e Commercio cui sono associate la quasi totalità delle imprese che gestiscono le caratteristiche strutture sui viali a mare.
“Gli imprenditori in questi anni hanno investito nel complesso alcuni milioni di euro per riqualificare le strutture e dare di conseguenza un nuovo volto alla passeggiata più nota della città ed un servizio migliore a turisti e livornesi, nonché nuovi posti di lavoro. Sarebbero pronti a fare altrettanto per i prossimi anni – spiega Bonaldi – ma devono avere certezze sulla continuità di lavoro, certezze che non hanno per via dell’impianto normativo anche comunale che regola la gestione dei beni adesso oggetto di concessioni. Come Cna abbiamo presentato una piattaforma tecnico-giuridica su cui abbiamo chiesto ormai da due anni all’amministrazione di confrontarci con gli uffici oltre che con la politica, ma non ne abbiamo mai avuto modo. Le scadenze si avvicinano velocemente e si tratta di introdurre da parte del comune variazioni normative che devono essere discusse e approfondite sia tecnicamente che politicamente, con tempi purtroppo sempre troppo lunghi per le imprese. La situazione delle strutture a sud della Terrazza Mascagni è nettamente diversa da quelle a nord e va trattata di conseguenza. Per quelle a nord, soggette al nuovo Masterplan del Comune ci sono comunque questioni da valutare relative alle gare per la realizzazione delle nuove strutture ed alle prelazioni di chi adesso vi lavora e deve veder tutelato il proprio futuro e gli investimenti fatti".
"Confidiamo – conclude Bonaldi – che l’amministrazione ci convochi davvero a breve perché intanto crescono i costi di gestione e gli immobili hanno bisogno di manutenzioni”, conclude Bonaldi.
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