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Lavoro venerdì 26 novembre 2021 ore 15:30

A Cecina il primo segretario provinciale Fsi-Usae

Foto di repertorio

L'infermiere Sneineh: "Basta precariato negli hub vaccinali, basta precariato al pronto soccorso e basta precariato nelle ambulanze"



CECINA — Costituito a Cecina il nuovo nucleo territoriale della Fsi-Usae e l'infermiere di Cecina Akram Abu Sneineh è stato nominato segretario territoriale di Livorno.

"Basta precariato negli hub vaccinali, basta precariato al pronto soccorso e basta precariato nelle ambulanze. Sono servizi sanitari essenziali, al minimo errore ci possono essere gravi conseguenze", queste le prime parole del rappresentante sindacale. 

La Federazione Sindacati Indipendenti delle confederazione Usae tutela i lavoratori della sanità pubblica e privata nonché delle altre pubbliche amministrazioni, Federazione che si è impegnata a chiedere aumenti sostanziosi degli stipendi base e di istituire specifiche indennità professionali per le professioni sanitarie e socio sanitarie, chiedendo altresì il posizionamento nell’area dirigenziale delle professioni sanitarie ed una revisione delle classificazioni con percorsi di carriera aperti e il riconoscimento delle competenze professionali.

Ora è stato costituito un nuovo nucleo territoriale nella sanità livornese, dove numerosi lavoratori, aderendo alla federazione, hanno seguito l’infermiere di Cecina AKRAM ABU SNEINEH che ha assunto la guida della struttura federativa livornese.

"A Livorno e provincia esiste una solo ambulanza infermieristica per solo 12 ore e non esiste alcuna auto medica, mentre in altre zone ce ne sono a decine! E l'azienda continua a mettere degli infermieri interinali, dei medici con contratti rinnovabili ogni tot mesi e alle prime esperienze. - ha spiegato il rappresentate sindacale - E questa problematica sembra esserci solo in alcune zone dell'azienda. E allora ci chiediamo: ma non siamo tutta una stessa Azienda? È ora di dire basta. Basta avere maggiori rischi per la popolazione per cercare un risparmio che non porta niente! L'emergenza a Cecina come in altre strutture deve essere arginata e risolta, non solo arginata aspettando che si rompa di nuovo l'argine. Noi diciamo basta al risparmio che porta il personale medico ed infermieristico a lasciare questa azienda per andare altrove”.


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