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Politica lunedì 01 febbraio 2021 ore 20:05

"Schedatura dei gay", bufera su Ciacchini e Lega

Coro di censure per il capogruppo della Lega, che ha presentato e ritirato una interpellanza per sapere alcuni dati sulle unioni omosessuali



COLLESALVETTI — Bufera politica su Massimo Ciacchini, capogruppo della Lega in consiglio comunale, a seguito dell'interpellanza presentata al fine di avere una serie di numeri sulle unioni civili fra omosessuali. Per Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale della Toscana, "la Lega di Collesalvetti propone una schedatura dei gay", mentre alcune associazioni del territorio hanno promosso un flash mob di protesta, previsto per sabato 6 Febbraio.

"Con un'interpellanza chiedono di schedare le unioni omosessuali - ha commentato Mazzeo -, quante risorse e agevolazioni ricevono dal Comune e quanto sono stabili le coppie. Questa richiesta di schedare le persone è vergognosa, irricevibile e contraria alla storia della nostra regione. La Toscana è terra di diritti e libertà".

"Il capogruppo della Lega di Collesalvetti, ha ritirato l'interpellanza - ha poi aggiunto il presidente del consiglio -, dicendo di non esser stato compreso, ma difendendo l'idea di fondo di censire le unioni civili".

Altre critiche su Ciacchini arrivano da Alessandra Nardini, assessora regionale toscana e responsabile del dipartimento nazionale Pd sulle disuguaglianze, e dalla senatrice Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd. 

"Parliamoci chiaro, il messaggio strisciante che si voleva insinuare con questa iniziativa è che le eventuali risorse destinate a queste famiglie sarebbero uno spreco - ha sottolineato Nardini -, La nostra terra, la Toscana, è sempre stata apripista nei diritti civili e continuerà a esserlo. Sono orgogliosa, in tal senso, di essere Assessora regionale con delega all'attuazione della Legge regionale 63 del 2004, proprio contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Come Regione, oltre a esserci dotati di questa apposita legge, aderiamo da anni ufficialmente al Toscana Pride, siamo tra gli enti fondatori della Rete Re.a.dy contro le discriminazioni e abbiamo promosso convintamente un appello a sostegno del Ddl Zan, per il quale abbiamo già raccolto molte adesioni di comuni e province toscani". 

"Bene che questa iniziativa si sia fermata sul nascere - ha detto ancora Nardini, in riferimento al ritiro dell'interpellanza -, ma è un segnale non trascurabile di quanto ci sia ancora da lavorare su questo terreno, persino tra chi siede nelle istituzioni".

"È vergognoso - così Cirinnà - anche solo far balenare l’ombra di una schedatura delle unioni omosessuali, proposta per ragioni ideologiche. Uso le stesse parole del consigliere: purtroppo per lui, la nostra Costituzione assicura pari dignità a tutte e tutti, e secondo Costituzione le unioni omosessuali sono riconosciute.

Cirinnà ha annunciato la sua presenza a Collesalvetti per il flashmob organizzato per sabato dalle associazioni del territorio.


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