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Attualità sabato 04 novembre 2017 ore 13:43

Guerra all'ultimo crocierista fra taxi e Ncc

L'associazione Azione Ncc ha scritto al sindaco Nogarin perché vigili sui taxi. In ballo c'è il ricco businness delle navi da crociera al porto



LIVORNO — Fanno gola le frotte di turisti che, trasportati da lussuose navi da crociera, ogni giorno scendono al porto di Livorno, desiderosi di vedere il più possibile della Toscana in quella mezza giornata o poco più che è concessa loro. Quando sta per attraccare una nave, nel piazzale si affollano taxi e Ncc, le vetture autorizzate per "Noleggio con conducente", e molti autisti hanno già pronto il cartello con i nomi delle persone che dovranno accompagnare. Questo perché molti turisti hanno già prenotato un Ncc, ma non tutti. Ecco, allora, che scatta la guerra all'ultimo crocierista.

“Da anni - ha raccontato Giorgio Dell'Artino, presidente dell'associazione Azione Ncc - per tutta la durata della stagione, da marzo a novembre, va in scena l'imbarazzante e ingiustificabile disservizio dei taxi a Livorno. Quando le navi da crociera iniziano ad arrivare (se ne contano quasi 500 in questi mesi) i parcheggi pubblici destinati al servizio taxi improvvisamente si svuotano e quelle 60 licenze, concesse dal Comune, si rimaterializzano tutte al porto, in attesa di turisti da scorrazzare per la Toscana e oltre. E' questo il servizio pubblico che il Comune di Livorno ha interesse a garantire?”.

La teoria di Dell'Artino è che i tassisti labronici preferiscano scorazzare i turisti, puntando a maggior profitti, a discapito del servizio pubblico che in teoria sarebbero chiamati a svolgere, nei confronti dei loro concittadini.

“Non crediamo - ha quindi commentato il rappresentante degli Ncc - che quelle licenze siano state concesse per questa tipologia di lavoro dove a farne le spese sono soprattutto i livornesi nonostante i taxi, per garantire un servizio pubblico, godano di una serie di privilegi, come il rimborso benzina, bollo auto agevolato e esenzione dalla Tosap, la tassa per occupazione del suolo pubblico. Ogni anno assistiamo inermi a questo fenomeno: parcheggi comunali deserti mentre si creano lunghe code 'bianche' alla banchine del porto, aree private all'interno di aree demaniali escluse dal servizio pubblico e inaccessibili ai livornesi”.

“Chiediamo quindi all'amministrazione e al sindaco Nogarin di intervenire con forza - ha concluso Dell'Artino -, garantendo maggiori controlli in merito alla regolarità di queste soste, alla regolarità del servizio che viene svolto da questi operatori, e soprattutto al disservizio che ne consegue per tutta la città di Livorno".


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