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Attualità venerdì 03 maggio 2019 ore 18:24

Livornina d’Oro a Daisaku Ikeda

Alberto Aprea ritira la Livornina d'Oro per Daisaku Ikeda

Il sindaco Filippo Nogarin ha conferito la massima onorificenza cittadina al presidente della Soka Gakkai internazionale



LIVORNO — Il Comune di Livorno ha conferito la Livornina d’oro, massima onorificenza della città, a Daisaku Ikeda, uno dei più importanti leader spirituali buddisti, presidente della Soka Gakkai internazionale “Quale omaggio dell’intera città ad un uomo che con il suo esempio ha dato e continua a dare a tutti noi una importante lezione di vita”.

Daisaku Ikeda ha dedicato infatti la propria vita a sradicare le cause profonde della violenza fra esseri umani. Per perseguire l’obiettivo di pace e dialogo fra i popoli, ha costruito negli anni una rete di conoscenze e cooperazioni in tutto il mondo dichiarando di volere “lavorare per la pace contro qualsiasi forma di violenza e contribuire al benessere dell’umanità attraverso la diffusione di una cultura e di una educazione umanistica”.

Questa mattina a palazzo comunale si è svolta la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento della città. La Livornina è stata consegnata dal sindaco Filippo Nogarin ad Alberto Aprea, presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che ha letto ha letto il messaggio di ringraziamento di Daisaku Ikeda al sindaco e alla città di Livorno.

Presenti le autorità civili, militari e religiose della città.

Daisaku Ikeda è un filosofo buddista, educatore nonché prolifico scrittore e poeta. Come presidente della Soka Gakkai e poi della Soka Gakkai Internazionale si è dedicato alla diffusione della pace e dell’empowerment individuale su scala globale attraverso il Buddismo di Nichiren Daishonin, fondando istituti di ricerca sulla pace e l’educazione in tutto il mondo. Nato a Tokyo nel 1928 Ikeda sperimentò in prima persona la tragica realtà del militarismo e della guerra. Nella difficile realtà del Giappone del dopo guerra giunse ad abbracciare il Buddismo in seguito all’incontro con Josei Toda, insegnante e pacifista, presidente dell’organizzazione buddista laica Soka Gakkai, che era stato in prigione durante la seconda guerra mondiale per le sue idee contrarie al regime militarista. Queste esperienze formarono il giovane Ikeda, indirizzando fin dall’inizio il suo impegno verso la pace. Nel corso degli anni ha intrattenuto dialoghi con molti illustri politici e pensatori a livello internazionale alla ricerca di risposte ai problemi globali, sostenuto attraverso la SGI le attività delle Nazioni Unite, scritto una vasta mole di lavori sui temi della pace e della condizione umana. Centrale nel suo pensiero è che la chiave per una pace duratura e la felicità degli esseri umani sta nella trasformazione della vita di ciascun individuo più che nella sola riforma della società. Questo concetto è stato espresso nella frase di apertura del suo famoso romanzo “La rivoluzione umana”, per cui "la rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità».

Gli scritti di Ikeda, che offrono punti di vista basati sull’umanesimo buddista per affrontare le sfide sia della vita quotidiana individuale sia dell’umanità nel suo insieme, sono stati tradotti in più di trenta lingue. Nel corso dei suoi viaggi Ikeda ha incontrato molti degli intellettuali, dei politici, degli accademici e dei “costruttori di pace” più importanti del mondo.

La Livornina, o “Liburnina” d’Oro è la massima onorificenza di Livorno, che viene conferita fin dagli anni ‘50 a personalità che si siano particolarmente distinte in ogni campo, quale omaggio o riconoscimento dell’Amministrazione comunale e della Città di Livorno. La Livornina riproduce un’antica moneta medicea, il “mezzo tallero”, coniata dalla Zecca di Firenze per Livorno da Cosimo III nel 1683.


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