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Cronaca giovedì 13 maggio 2021 ore 18:13

Tartarughe abbandonate davanti alla stazione

Una delle tartarughe acquatiche recuperate

I 4 esemplari sono stati recuperati da Anpana nella vasca di fronte alla stazione ferroviaria. Indagini per risalire al responsabile



LIVORNO — Quattro tartarughe acquatiche abbandonate sono state recuperate questa mattina dal presidente di Anpana Franco Fantappiè e dai volontari dell'associazione.

A notare gli esemplari all'interno della vasca che si trova in piazza Dante, proprio di fronte alla stazione ferroviaria, è stata una cittadina che ha subito dato l'allarme.

L'intervento si è svolto in collaborazione con l'ufficio giardini e l'ufficio tutela animale del Comune di Livorno e a breve, rende noto l'ente  "Le tartarughe saranno trasferite in un centro idoneo al loro mantenimento in condizioni adeguate".

"L’ufficio tutela animali  - si legge in una nota del Comune- ringrazia Anpana per la fattiva costante presenza sul territorio e ricorda che dal 2018 per detenere questi esemplari è necessario comunicare al ministero dell'ambiente il possesso dell'animale impegnandosi ad una serie di condizioni. L’abbandono costituisce un reato penale". 

"Recependo la normativa europea - prosegue il Comune- il decreto legislativo 230 del 2017 prevede che i proprietari di animali da compagnia appartenenti a specie invasive (sono una cinquantina) possono continuare a custodirli fino a fine vita, purché provvedano a denunciarli al Ministero, e adottino gli opportuni accorgimenti per impedirne la fuga (adeguate recinzioni) e la riproduzione (tramite separazione dei sessi). Lo scopo è infatti quello di evitare il rilascio di esemplari esotici nell’ambiente, per impedire che la fauna e la flora autoctona siano soppiantate da specie invasive, con perdita della biodiversità, gravi ripercussioni sull’ecosistema e ingenti danni economici. Per chi omette di presentare la dichiarazione sono previste sanzioni da 150 a 20mila euro. Il rilascio nell’ambiente configura invece un vero e proprio reato, con pene detentive fino a tre anni e sanzioni da 10mila a 150mila euro".

Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili di questo episodio di abbandono.


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