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Attualità martedì 05 gennaio 2021 ore 17:29

Bioraffineria, piano da 500 milioni di euro

Sindaco di Livorno e presidente della Regione hanno incontrato i vertici Eni. Percorso in sinergia con sindacati e associazioni ambientaliste



COLLESALVETTI — Un piano da 500 milioni di euro per la riconversione della raffineria di Stagno in bioraffineria. I sindaci di Livorno e Collesalvetti e il presidente della Regione Eugenio Giani oggi hanno fatto il punto sul tema, dopo un incontrato a Roma con i vertici Eni avvenuto il 30 dicembre.

"Eni  - sottolinea il sindaco di Livorno Luca Salvetti-ha inserito nelle progettualità da finanziare con il recovery fund una bioraffineria per produrre Hvo (hydrotreated vegetabil oil) da realizzare a Livorno. La notizia di oggi quindi è che, se nei mesi scorsi c’erano due scenari per niente incoraggianti ovvero il rischio chiusura o il ragionamento su un impianto legato ai rifiuti, adesso c’è una terza via proposta dalle istituzioni locali e regionali che punta ad una riconversione tutta da disegnare e preparare, alla quale Eni, inserendola nel Recovery fund, ha detto sì. Da questo dobbiamo partire, da una soluzione che, se unita a progetti che prevedano impianti ancora più green, si sposerebbe alla perfezione con ciò che noi tutti vogliamo, con l’aggiunta che i possibili finanziamenti per il progetto gassificatore che noi vogliamo superare, siano mantenuti per lo stabilimento livornese e utilizzati per la sicurezza dell’impianto e il miglioramento della produzione di lubrificanti che è quella che nel sito di Livorno sta funzionando a buon livello"

"Noi  - aggiunge Salvetti- siamo certi che la riconversione del sito, gli ammodernamenti degli impianti con l’abbattimento dei rischi sull’inquinamento, la ricerca delle soluzioni per mantenere inalterati i livelli occupazionali e la realizzazione di una vera operazione di economia circolare potrà portarci ad un consolidamento dell’azienda sul territorio con certezze per i lavoratori diretti e dell’indotto e contemporaneamente ad un saldo estremamente positivo sul fronte della salvaguardia ambientale dove Livorno e Collesalvetti non possono concedere oltre. Abbiamo già incontrato le forze politiche, le rappresentanze sindacali, i vertici della Regione e le associazioni ambientaliste per condividere il percorso da fare”.

E' iniziato così un percorso accolto positivamente anche da sindacati e Legambiente.

“Fin dall’inizio - ha dichiarato Adelio Antolini, Sindaco di Collesalvetti – abbiamo affrontato la questione relativa alla Raffineria Eni, seguendo una delle linee prioritarie del nostro mandato, ossia la conciliazione tra ambiente e sviluppo. Oggi, in ottemperanza alla delega ricevuta dal Consiglio Comunale di Collesalvetti lo scorso 12 Giugno, iniziamo a vedere i primi risultati.
L’indicazione sullo sviluppo e sulla riconversione della raffineria di Stagno, dovrà essere, dapprima recepita nei piani del Governo, e, successivamente, studiata nel dettaglio. Oggi, in virtù delle nuove posizioni della Regione per ciò che concerne lo smaltimento dei rifiuti, riaffermiamo la nostra posizione riguardo al progetto del gassificatore puntando, invece, sull’ammodernamento della Raffineria stessa. Saremo dunque impegnati come Istituzioni al fianco dei sindacati e dell’azienda per la salvaguardia dei posti di lavoro a lungo termine e per il miglioramento della qualità dell’ambiente. Il percorso intrapreso in sinergia con il Comune di Livorno, pone l’attenzione su un progetto più ampio legato allo sviluppo del nostro territorio, ne è un esempio, il recente aumento di capitale dell’Interporto di Guasticce ”.

Anche l'assessore al lavoro del Comune di Livorno Gianfranco Simoncini ha rimarcato l'importanza della salvaguardia dei livelli occupazionali aggiungendo che “Livorno e Stagno devono tornare a ad essere collocate all'interno di strategie fondamentali per la crescita economica e lavorativa dei due comuni”. L'assessora all'ambiente Giovanna Cepparello ha evidenziato l'aspetto del miglioramento ambientale: “La conversione dell'impianto Eni a bio raffineria garantirebbe un notevole abbattimento dell'inquinamento del territorio. Abbiamo studiato l'impianto Eni di Marghera, già convertito a bioraffineria e risulta evidente la riduzione dell'ossido di azoto e di zolfo nell'aria, un migliore bilancio di Co2 e un naturale risparmio di risorse idriche. Il percorso è da costruire e noi vigileremo affinché il bilancio ambientale sia decisamente favorevole”.


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