Attualità sabato 22 ottobre 2016 ore 19:03
"Servono medici per oncoematologia"
Sentita in commissione Sanità l’associazione italiana contro le leucemie che denuncia carenze di personale medico, strutture e trasporto malati
PORTOFERRAIO — La commissione regionale Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd) ha tenuto nei giorni scorsi un'audizione della sezione livornese della Ail, l’associazione italiana contro le leucemie, in merito alle difficoltà nello svolgimento dell’attività di oncoematologia nell’Area vasta Nord-Ovest.
È stato il presidente Alessandro Baldi a rappresentare la posizione dell’associazione: "Sull’ematologia bisogna investire qualcosa di più, soprattutto sul personale medico - ha detto Baldi -. negli ospedali della nostra area l’ematologia è presente poco o non lo è per niente.
Abbiamo molte difficoltà all’ospedale di Lucca, dove attualmente c’è un solo ematologo che deve svolgere tutto il lavoro. Problemi ci sono anche a Massa, Viareggio e Livorno.
Livorno, con tre ematologi, di cui uno in partenza per Pisa, si occupa anche dei malati anche di Cecina, Piombino, Portoferraio, Volterra e Pontedera. Ogni giorno 43-46 persone vengono a Livorno per sottoporsi alle terapie, si ritrovano in una stanza di tre metri per sei.
Ci sono pochi posti al day-hospital, sette posti, e nel reparto di degenza, dieci posti. Non c’è un medico nel turno di notte. Stiamo parlando di malati ematologici, con grosse sensibilità per infezioni e virus", ha detto ancora Baldi.
La commissione ha raccolto la richiesta di intervento, articolata sostanzialmente in tre punti: favorire una interlocuzione con i vertici della nuova Asl, "dai quali al momento non abbiamo avuto risposte", attivarsi perché venga aumentata la dotazione in organico di medici ematologi, superare le crescenti difficoltà legate al trasporto dei malati.
Il presidente Scaramelli in sintonia con gli interventi dei consiglieri Enrico Sostegni (Pd), Stefano Mugnai (Forza Italia), Andrea Quartini (Movimento 5 stelle), Manuel Vescovi (Lega Nord) ha confermato che la commissione si farà carico "delle difficoltà oggettive che ci sono state rappresentate. Nostro dovere è quello di svolgere il ruolo di sentinella sulle politiche nei territori. Faremo verifiche, solleciteremo le risposte, invierò una richiesta ai vertici Asl".
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