Cronaca giovedì 20 febbraio 2025 ore 07:17
Anziana derubata davanti al bancomat, 2 arresti

Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri dopo che hanno raggirato una donna di 80 anni e le hai rubato 500 euro
LIVORNO — L'intensificaziobe dei servizi esterni, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Livorno, in linea con le direttive condivise in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno, ha fatto mettere a segno un altro colpo contro la criminalità.
Infatti, come riferito in una nota, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Livorno hanno arrestato per furto aggravato, commesso con destrezza ai danni di un’anziana, e resistenza e lesioni personali, due uomini di origini del centro e sud America, di 24 e 41 anni, senza fissa dimora sul territorio e con vari precedenti.
Dalla puntuale ricostruzione dei fatti condotta dai carabinieri intervenuti, è emerso che i due uomini la mattina dell’11 Febbraio scorso hanno rubato 500 euro ad un’anziana che si era recata a prelevare allo sportello Atm di una banca del centro città.
In particolare, come spiegano i carabinieri, si è trattato della tipica condotta di adescamento messa in atto dai due malviventi a danno dell’anziana vittima.
Dopo averla adocchiata, trattandosi di una pensionata 80enne, rientrante nelle cosiddette fasce vulnerabili della popolazione, mentre era intenta a prelevare presso lo sportello automatico, ne hanno seguito attentamente le operazioni di prelievo: si sono posizionati vicino a lei, hanno atteso che lo sportello le erogasse il denaro e poi, distraendola con un abile raggiro, ovvero simulando che le fossero caduti dei soldi, hanno richiamato la sua attenzione facendole credere di dover raccogliere da terra alcune banconote che le erano inavvertitamente cadute, ma che in realtà avevano posizionato loro ad hoc (si veda video in fondo all'articolo).
Come la vittima ha distolto lo sguardo dalla bocchetta del bancomat, per dare retta al primo complice, il secondo si è rapidamente impossessato delle banconote appena emesse dalla dall’Atn e poi è fuggito.
È stata la presenza nelle vicinanze di carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Livorno che, accortisi di movimenti e atteggiamenti sospetti e non naturali da parte dei due uomini, si sono precipitati all’inseguimento dei due.
Mentre uno dei due è stato raggiunto e bloccato a pochi metri dal luogo del furto, il secondo complice sarebbe riuscito a svoltare di corsa in una strada limitrofa, venendo poi bloccato da un’altra pattuglia dei carabinieri, in seno ad un corposo dispositivo dell’Arma presente nel centro città anche con militari in abiti civili, ed in particolare da militari in servizio al Nucleo Informativo che si sono posti immediatamente all’inseguimento bloccando anche il secondo malfattore.
Il primo è stato arrestato in via Cairoli mentre l’altro nei pressi di piazza Benamozegh, dopo una strenua resistenza, durante la quale uno dei militari si sarebbe ferito in modo non grave a una mano.
Una volta immobilizzati e fatti desistere dai loro intenti minacciosi e violenti, sono state avviate le procedure di legge per l'arresto nella flagranza dei reati appena commessi e, in ottemperanza alle disposizioni dell’autorità giudiziaria di Livorno competente, sono stati condotto presso la casa circondariale Le Sughere di Livorno.
Al termine dell’udienza di convalida il tribunale ha confermato a loro carico la misura cautelare in carcere dove sono stati trattenuti.
Dalla tipologia di condotta utilizzata, che ha visto ancora una volta vittima di reato una persona rientrante nelle fasce deboli, i carabinieri ribadiscono l’importanza di quanto, in ambito provinciale, è oggetto di costanti incontri con i cittadini - che avvengono con cadenza costante presso le Sale civiche delle Amministrazioni Comunali, nelle sedi di Associazioni nonché presso le Parrocchie talvolta al termine delle funzioni religiose – in cui viene ripetuto di adottare tutte le precauzioni e prestare la massima attenzione anche durante le operazioni di prelievo agli sportelli Atm.
Inoltre, nel caso in cui i malintenzionati riescano ad allontanarsi poco prima dell’arrivo della pattuglia dei carabinieri, viene evidenziata l’importanza, nell’interesse pubblico, di segnalare al 112, Numero unico per le emergenze, eventi reato e fatti, anche solo sospetti, per consentire comunque l’intervento delle forze dell’ordine e soprattutto l’avvio immediato delle indagini dell’Arma interessata.
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