Vivevano in un ex albergo fatiscente, denunciati

LIVORNO — Nel tardo pomeriggio di ieri si è svolto un servizio straordinario di prevenzione coordinato dalla Questura a cui hanno partecipato oltre alle pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale e Soccorso pubblico, anche pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine toscana rivolto alla verifica e controlli presso i locali pubblici adibiti alla somministrazione, nonché presso le zone circostanti la zona del quadrilatero del Buontalenti e piazze limitrofe.

Il tutto si è concluso con 53 persone identificate e 4 soggetti stranieri accompagnati per identificazione presso gli uffici della Questura.

Per uno di questi, successivamente alla messa a punto della sua regolarizzazione sul territorio nazionale da parte dell’Ufficio immigrazione, è scattato nell’immediatezza l’accompagnamento presso il centro di rimpatrio di Roma.

Da disposizioni ricevute con specifica nota ministeriale, dalla giornata di ieri per l’accesso nei centri di permanenza per i rimpatri non deve ritenersi piu’ necessario il preventivo accertamento della eventuale contrazione del virus SARSCoV2 mediante tampone.
La stretta per quanto riguarda anche diversi esercizi commerciali per i quali negli ultimi giorni sono scattati controlli per verificare la regolarità delle attività e le relative frequentazioni.

I risultati dei controlli sono all’esame negli uffici per eventuali provvedimenti.

Nella serata invece alle ore 22,50 uma volante 1 transitando in via Delle Galere ha notato un giovane straniero correre in direzione di Via Dell’Angiolo, ed in particolare, in prossimità della struttura in stato di abbandono “Hotel Giappone INN sede distaccata”, lo stesso apriva una porta a vetri e saliva repentinamente le scale interne.

I poliziotti, dopo aver richiesto ed ottenuto il supporto di altre volanti, sono entrati nell’ex albergo e hanno trovato 4 persone di sesso maschile di cui uno minorenne.

In un primo momento i quattro non erano molto collaborativi e hanno fatto capire di non essere in grado di parlare, quindi per accertare la loro identità si è reso necessario l’accompagnamento presso gli Uffici della Caserma Labate.

I quattro sono stati trovati al secondo piano della struttura dove erano stati allestiti giacigli di fortuna composti da materassi, coperte ed abiti maschili, avanzi di generi alimentari, candele e accendini.

Presso gli uffizi di polizia i quattro sono stati invitati a compilare il modulo per stranieri in lingua italiana ed in lingua madre, dimostrando chiaramente quindi la comprensione alle domande che venivano rivolte e dimostrando di essere in grado di fornire risposte.

Gli stranieri (tunisini e marocchini) risultavano avere eta media 35 anni, di cui uno 17 allontanatosi da una struttura di accoglienza per minori.

Alla fine sono stati denunciati per occupazione abusiva della struttura in stato di abbandono.

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