Una manifestazione per chiedere la verità sulle maleodoranze e per chiedere maggiore impegno alle istituzioni
Un fulmine colpisce il vulcano durante l'eruzione
Cronaca giovedì 06 luglio 2023 ore 16:45
Scoppia una lite e aggredisce i carabinieri
Un 26enne ha creato il caos e cercato di evitare i controlli dei carabinieri che hanno dovuto chiamare anche il 118 per farlo calmare
LIVORNO — Nella giornata di ieri 5 luglio nel centro cittadino di Livorno, quartiere Venezia zona piazza Cavallotti, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono intervenuti a seguito di segnalazione pervenuta alla centrale operativa dell’Arma da alcuni cittadini presenti, di una lite accesa fra più persone, alcuni di nazionalità straniera.
La pattuglia in servizio di pronto intervento, come si legge in una nota dei carabinieri, ha raggiunto in poco tempo il luogo indicato.
Qui ha sorpreso un 26enne, già gravato da diversi precedenti penali, in evidente stato di alterazione, che si era nel frattempo introdotto furtivamente dentro un esercizio commerciale in zona.
All’arrivo dei militari, quando l’hanno raggiunto, ha opposto da subito un atteggiamento ostile, rifiutando di farsi indentificare e costringendoli a ricorrere anche all’intervento del personale medico del 118.
Si è scagliato contro i carabinieri ingiuriandoli ripetutamente con frasi oltraggiose e cercando di colpire con aggressività la vettura di servizio.
Con non poche difficoltà l’uomo è stato poi trasportato al pronto soccorso sotto l’attenta vigilanza dei carabinieri, dove il personale medico ha ulteriormente accertato lo stato di alterazione, dovuto a probabile assunzione di sostanze psicotrope.
Qui hanno poi provveduto ha somministrargli delle cure per calmarlo.
Il giovane, già la sera precedente, 4 luglio, era stato denunciato sempre dai carabinieri di Livorno per evasione, avendo disatteso la restrizione domiciliare cui era sottoposto.
Al termine dell’operazione il giovane è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e nelle fasi successive è intervenuto anche un equipaggio della Stazione Carabinieri di Livorno Porto che si è occupata di trasferirlo presso il carcere di Livorno.
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