Attualità giovedì 13 febbraio 2025 ore 06:30
"Nuova stretta Ue minaccia il settore del vino"

Confagricoltura Livorno chiede che intervengo gli europarlamentari italiani e toscani a tutela del vino che "racconta un territorio ed è cultura".
PROVINCIA DI LIVORNO — Non c’è pace per i produttori di vino. Dopo il calo dei consumi generato, immotivatamente dal nuovo Codice della Strada, la mannaia che i dazi potrebbero far cadere, per i nostri vitivinicoltori arriva una mazzata, direttamente dal cuore dell’Europa, ovvero dalla Commissione Europea, la cui stretta minaccia l’intero settore.
“Si tratta di un inasprimento delle misure che reputo inaccettabile - spiega il direttore di Confagricoltura Livorno, Paolo Rossi -. Come si legge nel recente documento della Commissione per la modifica al piano del 2021, il Beating Cancer, le misure adottate sono addirittura peggiorative rispetto al piano di tre anni fa, già bocciato dall’Europarlamento. Si tratta di nuove misure che riguardano l’accessibilità dei prodotti (come i prezzi, la tassazione e gli acquisti transfrontalieri), l’informazione ai consumatori e la regolamentazione della pubblicità degli alcolici".
"Secondo la Commissione, - prosegue il il direttore di Confagricoltura Livorno - anche la tassazione dell'alcol può contribuire agli obiettivi della politica sanitaria, così come le avvertenze sanitarie sulle etichette delle bottiglie, comprese quelle di vino.”
Rossi specifica che Confagricoltura non si oppone pregiudizialmente ai principi ispiratori del Beating Cancer (Beca), e sottolinea come “il vino, soprattutto per il nostro territorio, sia innanzitutto cultura, derivante da pratiche agricole arricchenti ed elemento fortemente legato al concetto di dieta mediterranea, patrimonio dell’umanità e pertanto non può essere paragonato a una semplice bevanda alcolica”.
Il direttore dell’associazione chiede pertanto un intervento dei parlamentari italiani e in particolare di quelli eletti in Toscana, per riportare ad un livello scientifico e pragmatico le discussioni su un documento che va contro un settore vitale per l’economia regionale, italiana ed europea.
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