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Attualità lunedì 20 febbraio 2023 ore 18:30

Malore in campo, salvato dal massaggio cardiaco

L'infermiera di comunità Beatrice Passaglia

L'infermiera di famiglia e comunità Beatrice Passaglia racconta il salvataggio del giovane calciatore di 27 anni colto da arresto cardiaco in campo



ROCCASTRADA — Uno straordinario intervento di soccorso ha salvato la vita ad un giovane calciatore di 27 anni colpito da infarto nel corso della partita di calcio Ribolla-Suvereto. Il giovane è stato trasportato d'urgenza a Grosseto dopo essere stato rianimato sul campo da una infermiera di comunità presente sugli spalti.

Il giocatore si è accasciato sul terreno di gioco, colto da arresto cardiaco. In suo soccorso è intervenuta l'infermiera di comunità Beatrice Passaglia, madre di un altro calciatore.

“Mi sono resa conto di quanto fatto solo al termine dell’intervento - così Beatrice Passaglia ricorda quanto accaduto - perché in quei momenti è necessario intervenire senza soffermarsi troppo su quanto sta accadendo. Basti pensare che mi sono ritrovata il medico accanto senza neanche essermi accorta del Pegaso che era atterrato a pochi metri da me. Credo di aver fatto solamente il mio dovere, anche se da ieri sono stata travolta dai ringraziamenti. Quelli però che mi porterò sempre con me sono quel “grazie signora” che mi ha rivolto Alessandro, il giovane soccorso, prima di montare sull’elicottero guardandomi negli occhi”.

Il presidente della Regione Toscana si è congratulato con i soccorritori "Un giovane calciatore è stato colpito da un arresto cardiaco durante una partita a Roccastrada ma è stato prontamente soccorso con il defibrillatore dall’allenatore della squadra avversaria e da un’infermiera in tribuna.Trasferito poi all’ospedale di Grosseto dal nostro elisoccorso Pegaso atterrato direttamente sul campo, grazie a tutte le persone che hanno contribuito a salvare la vita al giovane ragazzo!". "Augurando al ragazzo una veloce e completa ripresa, esprimo gratitudine a chi prontamente lo ha soccorso in attesa dell'arrivo di ambulanza e Pegaso - ha commentato Jessica Pasquini, sindaco di Suvereto - e ringrazio in particolare Beatrice Passaglia, preziosa infermiera del nostro distretto Asl di Suvereto, che non ha indugiato ed è intervenuta, con la solita disponibilità e senso del dovere che quotidianamente mostra verso tutti i cittadini".

L’Azienda USL Toscana nord ovest si è congratulata con l’infermiera Beatrice Passaglia "La prontezza e professionalità dell’operatrice, assieme alla immediata attivazione della macchina dei soccorsi, hanno scongiurato che la vicenda potesse avere risvolti tragici".

“Ancora una volta - ha detto Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest - siamo a ringraziare un nostro operatore di quanto fatto al di là dei propri doveri lavorativi. I nostri sanitari svolgono con competenza il proprio lavoro grazie anche ad una formazione continua che li porta ad essere in grado di rispondere alle necessità emergenti, ovunque si presentino. È ancora più rappresentativo il fatto che questo salvataggio sia stato compiuto da un’infermiera di famiglia e comunità proprio una di quelle figure recentemente introdotte in Regione Toscana per essere al servizio delle persone e rafforzare l’offerta sanitaria al di fuori degli ospedali. Salutiamo quindi con piacere l’ennesima prova della grande capacità dei nostri operatori augurando una pronta guarigione al giovane soccorso”.

“La collega Beatrice - ha aggiunto Andrea Lenzini, direttore del dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest - ha dimostrato ancora una volta quanto grande possa essere il senso di responsabilità e l'attaccamento alla nostra missione che va ben oltre l'orario di servizio. Quando si è infermieri, lo si è sempre, in qualunque momento e in qualunque luogo, soprattutto quelli in cui c'è più bisogno di noi. Come direttore del dipartimento non posso che essere grato ed orgoglioso di poter annoverare tra i nostri dipendenti un esempio di così grande competenza, professionalità e prontezza, a cui tutti noi guardiamo con ammirazione”. “La consapevolezza dell’importanza di avere attrezzature come i Dae in perfetto stato e figure preparate al loro utilizzo in questo caso supportate per coincidenza da una professionista della sanità - ha detto Sandra Scarpellini, presidente della Società della Salute Valli Etrusche – sono due aspetti dai quali passa la differenza tra il salvare una vita o meno. Oggi non possiamo che esprimere profonda gratitudine per l’abnegazione mostrata dall’infermiera in questo frangente”.


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