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Attualità mercoledì 11 novembre 2020 ore 17:47

Cna chiede il lockdown della socialità

“Va scongiurata la zona rossa: servono controlli con le forze dell’ordine sul rispetto delle ordinanze”. Appello ai sindaci della provincia di Livorno



LIVORNO — Cna ha chiesto ai sindaci della Provincia di Livorno il lockdown totale della socialità "così da evitare tutti i giorni gli incoscienti assembramenti visti nell’ultimo weekend. Questi comportamenti irresponsabili - hanno spiegato - mettono ancora più a rischio la fragilissima economia delle piccole e medie imprese che, in caso di passaggio alla zona rossa totale non si rialzerebbero più”.

E’ quanto sollecitano all’unisono i presidenti di zona di Cna Stefano Trumpy (Livorno Collesalvetti), Danilo Marzini (Bassa Val di Cecina), Diego Nocenti (Val di Cornia) e Marcella Parrini (Isola d’Elba), guidati dal presidente provinciale Maurizio Serini che aggiunge: “Occorre scongiurare, o almeno allontanare il più possibile l’ipotesi di un lockdown generale e l’unico modo per farlo è limitare ulteriormente la socialità non connessa al lavoro. All’interno delle imprese non si sono verificati focolai, segno del rispetto delle norme. Chiudere solo alcuni punti di ritrovo, in alcuni giorni e per alcune ore non basta".

"Occorre adesso che anche i cittadini siano obbligati a stare in casa se non per necessità, visto che gli appelli alla responsabilità non sono purtroppo serviti a niente a giudicare dalle scene che si vedono sui lungomare e nei luoghi di ritrovo. - ha aggiunto Serini - Ma questo non basta chiediamo al Prefetto che tutti i giorni, tramite tutte le forze dell’ordine che è possibile mettere in campo, siano fatti controlli serrati contro gli assembramenti e sull’uso delle mascherine. Sono le uniche speranze che abbiamo per veder flettere la curva dei decessi e dei contagi ed evitare di far definitivamente collassare la struttura sanitaria, obiettivi primari ed essenziali, nonché di limitare il più possibile i danni al tessuto economico locale. Ed anche questo non basta perché i sindaci possono fare anche altro: possono ridurre tutte le imposte comunali alle imprese ed ai cittadini sulla base del calo del fatturato e dei redditi, perché non è equo che chi ha comunque fatturato o chi ha lo stipendio fisso, sia trattato come chi sta patendo economicamente; inoltre i Comuni, in base al decreto semplificazioni possono innalzare a 150mila il tetto dei lavori da affidare in modo diretto ad imprese locali, così da dare loro ossigeno; è una possibilità che hanno già da sei mesi e per tutto il 2021 e che nessun Comune della nostra provincia ha ancora sostanzialmente utilizzato". 


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