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Attualità venerdì 25 marzo 2022 ore 17:37

Sanità, "necessarie maggiori assunzioni"

Foto di repertorio

Fp-Cgil Livorno ha scattato una fotografia dell'attuale situazione nella provincia e rivolto una chiara richiesta all'Ausl Toscana nord ovest



LIVORNO — "Siamo in una situazione di allarme in alcuni settori della sanità. Da anni segnaliamo la necessità di maggiori investimenti nel sistema sanitario pubblico, maggiori assunzioni. In seguito allo stato di agitazione, che avevamo dichiarato in Settembre 2021, abbiamo riscontrato nel mese di Gennaio e Febbraio nuove assunzioni, che hanno coperto parte del turnover, quindi alcuni professionisti sono entrati ma molti ancora ne mancano".

Questa è la fotografia scattata da Fp-Cgil Livorno rispetto alla situazione del personale negli ospedali della provincia labronica motivo dell'appello rivolto all'Azienda Usl Toscana nord ovest.

"Mancano tecnici sanitari di laboratorio, radiologia, prevenzione, riabilitazione, medici, oss, infermieri e certamente non è da meno la carenza del personale amministrativo. Ad oggi sappiamo che oltre ai mancati ingressi, l’azienda non sta rinnovando il contratto al personale oss interinale. Questo potrebbe essere virtuoso se nel contempo l’azienda assumesse personale a tempo indeterminato e determinato. Invece ciò non sta avvenendo e dal 1 di Aprile, circa 80 professionisti Oss, verranno a mancare all’interno dell’azienda e dei servizi. - hanno aggiunto - Pensiamo ad esempio alle cure intermedie Covid, purtroppo oggi sempre aperte, e dove non si riscontra alcuna riduzione di attività rispetto ai periodi maggiormente interessati dalla pandemia. Questo avrà delle ricadute importanti sull’assistenza, perchè l’azienda sta procedendo nel trasferire lavoratrici/ori dai servizi di appartenenza, medicine, terapie intensive, chirurgie  per sostituire le assenze dal 1 Aprile nei servizi di cure intermedie Covid".

"La riduzione di questi 80 professionisti, senza d’altro canto le relative assunzioni, in una situazione nella quale non sono presenti riduzioni di volumi di attività, avrà ripercussioni negative sulla qualità dei servizi e sulla salute del personale, costretto da tempo a saltare i riposi, a lavorare in organico ridotto. - hanno proseguito - Vi è un indicatore che evidenzia le difficoltà costanti presenti all’interno di alcuni servizi, lavoratrici/ori che presentano un importante residuo ferie del 2021, in media circa 20, in altri servizi, vedi esempio pronto soccorso, molti lavoratori hanno oltre 40 giorni di ferie residue del 2021. Non dimentichiamo le decine e decine di lavoratrici/ori assenti dal servizio per positività da omicron-2. Registriamo inoltre le mancate sostituzioni delle gravidanze, delle lunghe assenze, dei congedi parentali, la non ancora definita programmazione del piano ferie estivo. Dove come ben sappiamo vi è un importante aumento di richieste di prestazioni, in molte zone dell’azienda, da parte della cittadinanza, dovuta ad un elevata presenza di turisti. Cosa ulteriormente fondamentale è che l’azienda garantisca i rinnovi dei tempi determinati, professionisti che hanno e stanno garantendo con professionalità acquisita sul campo, in un periodo emergenziale, i servizi". 

"Chiediamo - hanno concluso dal sindacato - assunzioni e stabilizzazioni, le attività necessitano della presenza di lavoratrici/ori e non di riduzioni".


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