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Attualità giovedì 29 ottobre 2015 ore 11:55

Violenza domestica, un libro insegna a difendersi

"La bella e la bestia: una storia come tante" dell'avvocato Lara Vanni, nasce dopo lunghi studi e colloqui con le vittime di questo fenomeno



LIVORNO — "La bella e la bestia: una storia come tante"  questo il titolo del libro di Lara Vanni, nato per propone linee guida contro la violenza domestica, per riconoscerla e difendersi.

“Il libro -spiega la scrittrice- nasce dopo una lunga osservazione di cronaca giudiziaria e dopo molteplici colloqui con vittime di questo fenomeno: per questo, l’idea di cercare di mettere insieme le caratteristiche delle varie esperienze vissute, volendo dare quelle minime linee guida per poter riconoscere il fenomeno, sia da parte delle vittime, che dei maltrattanti che degli operatori, in modo da potersi difendere e riuscire a liberarsi da una spirale di violenza e vessazioni, tramite ricerca di aiuto e tramite il riconoscimento dell’eventuale stato di vittimizzazione. Fondamentale per la difesa diventa il riconoscimento di determinate dinamiche e la conoscenza di nozioni di base per la protezione della vittima sia dal punto di vista socio-saitario, che dal punto di vista legale. Lo scopo è quello di aiutare a dar voce alle donne e agli uomini che per troppo tempo sono stati nel silenzio, soffocando il proprio dolore causato da violenze subite tra le mura domestiche o in costanza, comunque, di rapporti intimi; a quelle donne e a quegli uomini che vogliono trovare la forza di prevenire situazioni che potrebbero degenerare sia in costanza di fidanzamento che di matrimonio”.

Ma “La bella e la bestia: una storia come tante” è un libro che si rivolge anche a chi non è vittima di questo fenomeno “In modo che possa aiutare le persone che lo sono in modo efficace, rivolgendosi alle autorità addette e alle associazioni presenti sul territorio -prosegue l'autrice-. Questo lavoro è rivolto anche a coloro che raccolgono le denunce delle vittime di maltrattamenti, in modo che abbiano o acquisiscano la sensibilità necessaria per riconoscere l’emergenza e per poter intervenire nel modo giusto. Il libro si rivolge, però, al contempo, anche agli uomini che, leggendo, potrebbero riconoscersi in determinati comportamenti descritti, sperando di convincerli a uscire dalla cortina che li avvolge, spiegando loro cosa prova e cosa sente la propria compagna durante quelle vessazioni e a uscire dal silenzio. Ma ci rivolgiamo, ancora, agli uomini, eventualmente, vittime di violenza domestica, cercando di cancellare in loro la vergogna e la paura di denunciare. Per combattere questo fenomeno, è necessaria anche una maggiore sensibilità a livello del tessuto sociale, con il coinvolgimento dell’area legale, sanitaria, scolastica. Tutto questo con lo scopo di sottolineare che stare nel silenzio potrebbe portare a conseguenze anche gravi e che non esistono scuse plausibili per la violenza, per gli abusi e per i silenzi: questa violenza non è una cosa destinata ad accadere, una situazione dalla quale è impossibile uscire, ma la cosa importante è non esitare nel chiedere aiuto”.

Nata nel 1979, Lara Vanni ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e un master in criminologia all'università di Pisa. "Dopo aver avuto esperienze di pratica forense in studi legali civili e penali di Livorno -dice Vanni- ho deciso di impegnarmi ideando e realizzando progetti di vario tipo: combattere il bullismo nelle scuole e, quindi, i vari problemi in cui possono incorrere i giovani, collaborare presso alcune agenzie investigative e tenere relazioni in convegni dedicati alla violenza in famiglia, studiandone, in modo approfondito le dinamiche dalle teorie e dalla voce delle persone incontrate durante i colloqui tenuti in sportelli dedicati".


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