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Attualità giovedì 10 luglio 2025 ore 06:00

Rinnovabili, ecco la Cer Costa degli Etruschi

Presentata la comunità energetica di area vasta che abbraccia alcuni Comuni della provincia di Livorno, Elba compresa



CECINA — Presentata la nuova Cer dell'Area Vasta Costa degli Etruschi, la comunità energetica rinnovabile che coinvolge alcuni Comuni della provincia di Livorno grazie anche al supporto del progetto europeo Promoter-Interreg Europe.

La CER solidale di Area Vasta Costa degli Etruschi (CER SAVE – SOC.COOP.) è stata presentata ufficialmente al pubblico in una iniziativa che si è mercoledì 9 Luglio, nella sede del Consorzio Polo Tecnologico Magona, dove la CER avrà la sua sede amministrativa.

All’incontro hannno partecipano Sandra Scarpellini, presidente della Provincia, i sindaci dei comuni aderenti di Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Marciana, Piombino, Riparbella, Rosignano Marittimo e San Vincenzo; l’assessora regionale all'ambiente edeconomia circolare Monia Monni; il direttore dell'Agenzia Regionale Recupero risorse Stefano Bruzzese; il direttore di Upi Toscana Ruben Cheli; Irene Nicotra e Michela Chiti, rispettivamente responsabile e funzionaria del Servizio Pianificazione e Politiche Europee della Provincia.

La CER, che nasce a trazione pubblica, è la prima di questo tipo in Italia, e permetterà di distribuire benefici economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l'autoconsumo di energia rinnovabile.

Nella prima fase, il progetto ha colto l’obiettivo di coinvolgere le municipalità che, a partire dall'Isola d'Elba e dalla Costa degli Etruschi, avevano già iniziato un percorso in tal senso. Al momento è costituita dalla Provincia di Livorno, come ente promotore e dai comuni di Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Marciana, Piombino, Riparbella, Rosignano Marittimo e San Vincenzo.

Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa da tutti i partecipanti. “Sono particolarmente lieta di questo traguardo – ha sottolineato la presidente della Provincia Sandra Scarpellini – a cui siamo arrivati grazie al lavoro congiunto delle istituzioni locali aderenti, che hanno partecipato convintamente senza distinzioni di colore politico, e al supporto della Regione, dell’ARRR e di Upi Toscana”.

Il progetto mira ad accelerare il processo di transizione energetica, favorendo la produzione e il consumo locale di energia da fonti rinnovabili; rafforzare la generazione distribuita, massimizzando l’autoconsumo collettivo e riducendo la dipendenza dalle reti energetiche tradizionali; generare benefici concreti per le comunità locali, attraverso lo sviluppo di nuove opportunità, la coesione sociale, la lotta alla povertà energetica e la valorizzazione delle risorse del territorio.

Attualmente la CER è configurata su 6 cabine primarie, 5 sul territorio della Costa degli Etruschi e 1 all’Elba.

“I comuni che afferiscono alle 6 cabine primarie - ha spiegato Irene Nicotra - hanno fornito precedentemente i dati utili all’analisi propedeutica relativa alla fattibilità della CER di area vasta in termini di consumi dell’energia elettrica, con un censimento degli edifici e degli impianti fotovoltaici già installati, in corso di allaccio o già allacciati. Al momento le cabine primarie sono gestite principalmente da E-distribuzione”.

L’obiettivo principale della cooperativa CER, infatti, è quello di creare vantaggi concreti per i propri soci, offrendo condizioni più favorevoli rispetto a quelle normalmente presenti nel mercato tradizionale. Inoltre, la stretta relazione tra i soci e i destinatari dei beni o servizi prodotti, garantisce che le scelte economiche siano orientate agli interessi della collettività dei soci, promuovendo una gestione partecipata, inclusiva e responsabile.

Come ha sottolineato l’assessora regionale Monni, la CER rappresenta un progetto dal basso, che favorisce la partecipazione dei cittadini e aiuta a contenere le spinte verso un mercato aggressivo e fortemente speculativo.

Prenderà il via ora la fase di costituzione effettiva della CER che dovrà ottenere il parere positivo della Corte dei Conti prima della sottoscrizione dell’atto notarile da parte degli enti aderenti.


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